Rieccoci! Riparte la Formula 1 e ripartiamo anche noi con la nostra rubrica, che l'anno scorso ha riscosso un buon successo.
Non potevamo aprire quest'anno in modo migliore parlando di quello che è successo nel weekend del Gp di Australia, con la vittoria di Räikkonen, con Alonso e Vettel a completare il podio del circuito di Albert Park di Melbourne.
QUALIFICHE BAGNATE: Iniziamo da un sabato di qualifiche sconvolto dal bagnato e interrotto per poi essere ripreso quando da noi era l'1 di notte.
Sul bagnato la pole è andata a Vettel, con Webber subito dietro, incalzato da un ottimo Hamilton e da un sorprendente Felipe Massa che si permette di piazzarsi davanti al campione spagnolo Fernando Alonso.
Già da Sabato probabilmente in McLaren han iniziato a sudare freddo visto che Button e Perez si sono ritrovati 10° e 15° rispettivamente.
Ma il protagonista di questo weekend deve ancora venire fuori e lo fa in gara, nel momento in cui i grandi driver escono dalle tenebre e si impongono con l'autorità che solo i campioni hanno.
CHE GARA: Lo start ha messo in evidenza, ancora una volta la forza delle rosse di Maranello che girano alla prima curva dietro a Vettel con Massa e dietro a Hamilton con Alonso, fulminando un Webber disastroso che viene relegato alla 6° piazza, ma al 3° giro scatta la scintilla in Räikkonen, in quale si cimenta in una fulminea rimonta che lo porta a superare Lewis Hamilton e la sua Mercedes.
Iniziano le girandole dei pit-stop aperte da Button in evidente difficoltà con una McLaren drammaticamente relegata a posizioni che non le competono.
Della prima fase di gara, si deve evidenziare l'ottimo stato di forma di un Massa 'on fire' che sembra sempre più la bella replica di quello straordinario talento che era fino a quel maledetto weekend in Ungheria di 4 anni fa.
Weekend negativo per Rosberg che seppur dopo un onerevole 6° posto in qualifica è costretto al ritiro al giro 28.
L'asso pigliatutto della gara lo pesca Kimi con la seconda sosta ai box al giro 35, mettendo in evidenza che ha progettato una gara su 2 sole soste anzi che su 3, come la maggior parte dei piloti.
Si è soliti dire che Paganini non ripete, ma Massa non è seguace di questo motto e al giro 42 compie l'impresa passando Hamilton, insediandosi al 4° posto e strappando applausi a scena aperta, mentre là davanti Alonso arriva a 4" da Räikkonen, liberandosi velocemente da uno straordinario Adrian Sutil con una Force India di sicuro tra le rivelazioni del primo Gran Premio di stagione.
Nel finale di gara si è notato che la Lotus Renault stressa molto meno le gomme Pirelli rispetto alle altre vetture e questo è un punto di forza su cui può contare la squadra francese. Attenti quindi, gli avversari sono avvisati: per vincere dovranno migliorare la gestione dei pneumatici.
Räikkonen ha vinto con merito il GP di Melbourne e ha lanciato un altro forte segnale ai contendenti al titolo: il Mondiale quindi non sarà una lotta riservata a 2/3 piloti.
Siamo certi che il Mondiale avrà questi protagonisti, specie dopo questo primo GP: Räikkonen, Alonso, Vettel, con Hamilton pronto ad approfittare dei colpi a vuoto che potrebbero arrivare dal trio finlandese, spagnolo, tedesco.
Felipe Massa non è stato contemplato in questa graduatoria perchè una rondine non fa primavera, ma se dovesse confermarsi nei prossimi appuntamenti, ad iniziare da quello in Malesia, allora sarà un piacere inserirlo tra i papabili al titolo.
In classifica costruttori la Ferrari inizia il Mondiale conquistanto la vetta del campionato, grazie al lavoro dei due piloti, e se il passo della coppia è questo, il titolo Costruttori ha ottime probabilità di rientrare in Italia dopo alcuni anni di assenza.
La Red Bull fa sempre paura, ma la costanza dei piloti, specie di Webber preoccupa i vertici della squadra austriaca che vedono lo scudiero di Sebastian Vettel in difficoltà in questo inizio di stagione.
Interessante il progetto Mercedes, che pecca di giovinezza, si veda il ritiro di Nico Rosberg, ma che ha grandi capacità e possibilità di miglioramento, come dimostra il 5° posto di Lewis Hamilton. Forse il punto debole è il passo gara, ma è migliorabile rapidamente grazie ad alcune modifiche in corso d'opera.
Un capitolo a parte lo dobbiamo fare per la McLaren, che ha smentito l'idea di tornare alla monoposto dello scorso anno. La Malesia farà capire a noi e alla squadra se il progetto 2013 è stato sbagliato o meno. Comunque sia a Woking stanno già correndo ai ripari per fornire a Button e Perez una vettura all'altezza del blasone.
Il prossimo appuntamento come già detto è in Malesia e li chi ha deluso può subito riscattarsi e chi ha emozionato ha l'obbligo di confermarsi.
Chi azzecca la partenza è in vantaggio per la lotta al titolo, ai piloti l'arduo compito di dimostrare di meritare il Campionato Mondiale 2013.