Non c’è due senza tre e ora il Mondiale potrebbe clamorosamente anche riaprirsi. Merito di Spa-Francorshamps, pista vera che regala emozioni pure, la gioia incontenibile di un australiano e un episodio che tanto farà parlare, come quelli che capitano in tutte le battaglie di famiglia che si chiudono usando i colpi. E la guerra per il titolo Mondiale tra il leader del Campionato, Nico Rosberg e il suo compagno rivale, Lewis Hamilton, è destinata, per sfortuna del team Mercedes, a diventare sempre meno fredda e ben più rovente.
Daniel Ricciardo viene ufficialmente incoronato dalla pista belga e la classica delle Ardenne gli regala il suo terzo trionfo dell’anno, il secondo consecutivo. Il giovane australiano si prende anche la soddisfazione di rifilare una vagonata di secondi al compagno di team, il pluridecorato quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, quinto al traguardo, alle spalle di un ottimo Raikkonen, quarto e autore della miglior gara dell’anno e del superlativo Bottas, nuovamente sul podio.
Ora, Ricciardo,ha soltanto 35 punti di distacco da Lewis Hamilton, oggi costretto al ritiro dopo una gara tormentata, rovinatagli in partenza dall’irruenza di Rosberg che già al secondo giro cercava di forza di riprendere la posizione di comando che l’anglo-caraibico gli aveva portato via allo start. La foga cieca di Nico, poi secondo al traguardo e sempre più leader del Mondiale con 29 punti di vantaggio su Hamilton, costringeva l’inglese a un anticipato rientro ai box per il danneggiamento di uno pneumatico. La rabbia di Lewis era palpabile e già nell’arco del Gp era prevedibile che il clima ai box Mercedes, nel dopo-gara, sarebbe diventato incandescente. Se l’intervento di Wolff e di Lauda non riuscirà a placare gli animi dei piloti, la bagarre interna al team potrebbe autorizzare i sogni di Ricciardo. Con 7 gare alla conclusione e l’ultima che assegnerà punteggio doppio quello che potrebbe sembrare uno strampalato calcolo estivo è matematicamente possibile. Proprio come pensare a un divorzio tra Hamilton e le Frecce d’Argento a fine stagione.
Del resto, tutto si può dire della vittoria odierna di Ricciardo, non che fosse da pronostico. La Red Bull aveva meno velocità di punta di una Mercedes che per perdere la gara doveva farsi male da sola. Appunto... Ma solo un pilota dal talento cristallino poteva fermare il successo di Rosberg. Con meno velocità di punta, Ricciardo ha costruito il suo capolavoro, brillantemente assistito dal muretto dalla coppia Horner-Newey, volando nella parte tecnica del tracciato. Ha sfruttato i momenti della gara e si è andato a gustare lo champagne sul podio regalando un’emozione grandissima a tanti australiani e in primis a sua mamma. Partiva quinto, a differenza di Vettel, terzo. Ha chiuso primo, mentre il compagno di squadra è arrivato quinto. A un’eternità...Il giovincello di Perth, al suo primo anno in Red Bull, le sta suonando al 4 volte campione del mondo di Heppenheim.
In Ferrari Kimi Raikkonen, dopo 11 gare a prendere paga da Alonso, proprio a Spa, sulla sua pista preferita, ritrova il ritmo di un tempo e quasi sale sul podio. Soltanto l’irrefrenabile Williams-Mercedes di uno stratosferico Bottas gli toglie la gioia dello champagne.
Domenica da dimenticare per Fernando Alonso. Al via i meccanici si trattengono oltre i 15 secondi dall’inizio per problemi poi risolti, in qualche modo, sulla F14. La monoposto dell’iberico partirà ma Alonso rimedierà una penalità di 5 secondi che lo costringerà a duellare per quasi tutta la gara con un Magnussen che si difenderà con il coltello tra i denti.
In lotta per la quinta piazza, alla fine Fernando sarà soltanto ottavo, dopo una battaglia finale avvincente e sfortunata con Vettel, Magnussen e Button.
La successiva penalità inflitta a Magnussen per aver spinto Alonso fuori traiettoria regalerà all'iberico il settimo posto.
Completano la zona punti, la Force India di Sergio Perez, ottavo e la Toro Rosso del russo di Roma Daniil Kvyat, nono la Force India di Nico Hulkenberg, decimo. A causa dei venti secondi di penalità Kevin Magnussen sarà 12esimo al traguardo.
Alonso resta quarto nella classifica del Mondiale piloti con 121 lunghezze. Ma è Ricciardo che oggi fa festa dall’alto del podio con 156 punti. Ora verrà premiato, la prossima settimana, con il 'Premio Bandini' a Brisighella. Poi, arriverà a Monza, tra due settimane, con l’idea di rendere il suo campionato ancora più grande.
L'ordine d'arrivo del Gp del Belgio aggiornato dopo la penalizzazione di 20« comminata a Kevin Magnussen: 1. Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) 1h24'36»556; 2. Nico Rosberg (Mercedes) +3«383; 3. Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) +28»032; 4. Kimi Raikkonen (Ferrari) +36«815; 5. Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) +52»196; 6. Jenson Button (McLaren-Mercedes) +54«580; 7. Fernando Alonso (Ferrari) +1'01»162; 8. Sergio Perez (Force India-Mercedes) +1'04«293; 9. Daniil Kvyat (Toro Rosso-Renault) +1'05»347; 10. Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) +1'05«697;
- La classifica del Mondiale piloti di Formula 1 dopo l'aggiornamento dell'ordine d'arrivo del Gp del Belgio: 1. Nico Rosberg 220 punti; 2. Lewis Hamilton 191; 3. Daniel Ricciardo 156; 4. Fernando Alonso 121; 5. Valtteri Bottas 110; 6. Sebastian Vettel 98; 7. Nico Hulkenberg 70; 8. Jenson Button 68; 9. Kevin Magnussen 37; 10. Felipe Massa 40; 11. Kimi Räikkönen 39; 12. Sergio Perez 33; 13. Jean-Eric Vergne 11; 14. Romain Grosjean 8; 15. Daniil Kvyat 8; 16. Jules Bianchi 2. La classifica del Mondiale costruttori: 1. Mercedes 411; 2. Red Bull-Renault 254; 3. Ferrari 160; 4. Williams-Mercedes 150; 5. McLaren-Mercedes 105; 6. Force India-Mercedes 103; 7. Toro Rosso-Renault 19; 8. Lotus-Renault 8; 9. Marussia-Ferrari 2.