ALONSO PROFETA IN PATRIA, MASSA AL PRIMO PODIO STAGIONALE, RAIKKONEN TRA LE 2 FERRARI Ovazione e pubbico in tripudio. Fernando
Alonso trionfa in casa, centrando la vittoria a
Barcellona nel
Gran Premio di Spagna. Kimi
Raikkonen, ottimo secondo, si piazza tra i due Ferraristi, con Felipe
Massa strepitoso terzo, al primo podio stagionale. E’ la conferma della competitività della
F138, che ottiene il secondo successo stagionale dopo l’acuto di Alonso, a
Shanghay, in
Cina. Per
‘Magic Nando’ è il 32esimo in carriera. Le ambizioni iridate del team fondato da
Enzo Ferrari sono legittimate da una domenica memorabile che ha portato il pilota spagnolo a 72 punti in classifica, contro gli 89 di
Vettel, che resta leader e gli 85 di
Raikkonen.
Per Alonso, che si gode il giro d’onore sventolando la bandiera spagnola dall’abitacolo della sua Ferrari, è una vittoria pesante, che può già essere la chiave di volta della stagione. Il quinto tempo in qualifica, un risultato deludente per il potenziale della Rossa, è diventato il trampolino di lancio per dimostrare, in gara, una supremazia schiacciante. Una Ferrari superba, la simbiosi perfetta di uomini e mezzi, dal lavoro impeccabile degli uomini ai box, dagli strateghi ai meccanici, al compito svolto senza nessun errore dai piloti. Anche Felipe Massa, da nono a terzo, è stato protagonista di una grandissima gara. Soltanto l’ex Ferrarista Kimi Raikkonen, anch’egli autore di una grande perfomance, riesce a arginare con la sua Lotus lo strapotere del team di Maranello. Nel Mondiale Costruttori la Red Bull, campione del mondo in carica, resta al comando con 131 lunghezze, ma la Ferrari balza in seconda posizione a quota 117, davanti alla Lotus, 111 punti, che oggi registra il ritiro di Romain Grosjean per il cedimento di una sospensione.
MONTEZEMOLO, FELICISSIMO, CHIAMA I SUOI PILOTI IN DIRETTA MONDIALE, AGLI AVVERSARI RESTANO LE BRICIOLE ’inno di Spagna suona per la gioia dei tantissimi sostenitori che affollano le tribune del Montmelò, l’inno d’Italia è orgoglio vero per tutta la Scuderia e i tantissimi Ferraristi nel mondo. Fernando Alonso e Felipe Massa sono raggianti e si godono i complimenti del Presidente Montezemolo che, dopo una toccata e fuga ieri a Barcellona per le qualifiche, poco fortunata visti i risultati, è tornato in Italia, ma non ha ovviamente perso questa gara. Alla fine del Gran Premio, ha chiamato i suoi piloti che hanno ovviamente risposto al numero 1, dopo le operazioni del peso, prima della cerimonia del podio, con Alonso che, ricevuti i complimenti del Capo in diretta mondiale, ha passato il telefono al compagno di squadra, Massa.
Agli avversari, oggi, restano soltanto le briciole. Sebastian Vettel (Red Bull), il primo dei delusi, è quarto, davanti al compagno di team Mark Webber. Va decisamente peggio alle Mercedes. Soltanto sesto il pole-man Nico Rosberg, che resiste con cuore e tenacia all’assalto finale dell’indiavolato Di Resta, buon settimo (Force India). Continua il momento nero della McLaren. Jenson Button è 8°, Sergio Perez 9° e il muretto di Woking ordina di congelare le posizioni per portare almeno un po’ di fieno di cascina, dopo i recenti duelli interni. I tempi delle lotte intestine per le posizioni di vertice appaiono lontani anni luce. Un bel punticino anche per Daniel Ricciardo, decimo, con la Toro Rosso. Debacle clamorosa per Lewis Hamilton, secondo in qualifica, 12esimo al traguardo. Il suo stile aggressivo, in passato un punto di forza e una garanzia di spettacolo, diventa il tallone d’Achille dell’ex enfant prodige della McLaren, che paga carissimo gli ormai fisiologici problemi di consumo di una Mercedes, Freccia in qualifica e ‘tappo’ in gara. Che le Mercedes accusassero dei problemi sulla lunga distanza era un fatto assodato. Che crollassero in maniera così clamorosa era decisamente meno prevedibile. Le performance domenicali trasformano i raggianti sorrisi post-qualifiche di Dieter Zetsche, il presidente del gruppo Damler, in ingiustificate manifestazioni di giubilo di chi sembra dimenticare che le corse e i traguardi sono la domenica.
PARTENZA CAPOLAVORO PER ALONSO, NESSUN ERRORE FINO ALLA BANDIERA A SCACCHI Il capolavoro Alonso lo compie in partenza. Nessuno aveva mai vinto il Gran Premio di Spagna partendo dalla quinta posizione. Fernando affianca Vettel che si sposta a destra per attaccare le Mercedes. Alonso si accoda a Raikkonen, prepara immediatamente l’attacco sul finlandese e lo supera dall’esterno. Poi, a 220 km/orari e con una ruota oltre la linea bianca, all’esterno ha la meglio anche su Lewis Hamilton. E’ l’inizio di una cavalcata trionfale.
Rosberg, dove aver difeso la pole con mestiere, paga tutti i problemi di consumo gomme della sua Mercedes. Le soste, tra il 10imo e l’11esimo giro, premiano ulteriormente Alonso che scavalca Vettel, che con gli pneumatici più duri vola fino a prendersi di forza il comando della corsa al 14esimo giro. Felipe Massa, a sua volta protagonista di una super partenza, dopo aver rimontato dalla nona posizione, risale fino alla seconda dopo il secondo pit-stop. Dopo 28 giri sembra possibile una doppietta Ferrari. Ma la reazione di Kimi Raikkonen, al volante della Lotus, non si fa attendere. Dopo aver scavalcato Sebastian Vettel (Red Bull) Raikkonen fa segnare parziali record e al 36esimo giro, grazie alla sua terza sosta, balza al comando. Ma la reazione di Alonso, con le gomme medie, è veemente e autorevole e già al 39esimo passaggio la Rossa iberica torna al comando e vola fino alla bandiera a scacchi. Unico brivido per il dominatore di giornata, al 50esimo giro, quando una piccola foratura, subito individuata del muretto, lo costringe a rientrare ai box, in anticipo sull'ultima sosta già in programma.
LA FERRARI PUO' SOGNARE CON ALONSO E MASSA, PROSSIMA TAPPA MONTECARLO Dopo la vittoria in Cina, Alonso conquista il successo anche in casa, nella sua Spagna. Raikkonen si conferma rivale vero per il titolo, Massa trova il primo podio stagionale e una continuità di rendimento che non aveva più avuto nelle ultime stagioni. La Rossa può legittimamente aspirare al Titolo Piloti e al titolo Costruttori. La Red Bull, dopo una domenica amara, però, non va sottovalutata. McLaren e Mercedes, invece, dovranno rimboccarsi le maniche o saranno delusioni croniche. Il Mondiale, intanto, non si ferma. E’ sempre più combattuto e agguerrito e prepara una sfida intramontabile che è sempre affascinante. Tra due settimane le monoposto del Circus correranno sulle stradine del Principato di Monaco. Chi sarà il re del Principato? E’ presto per dire Rien ne va plus!
L'ordine d'arrivo del Gp di Spagna: 1. Fernando Alonso (Spa) Ferrari 1h39'16«596; 2. Kimi Raikkonen (Fin) Lotus-Renault; 3. Felipe Massa (Bra) Ferrari; 4. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault; 5. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault; 6. Nico Rosberg (Ger) Mercedes; 7. Paul Di Resta (Sco) Force India-Mercedes; 8. Jenson Button (Ing) McLaren-Mercedes; 9. Sergio Perez (Mex) McLaren-Mercedes; 10. Daniel Ricciardo (Aus) Toro Rosso-Ferrari; 11. Esteban Gutierrez (Mex) Sauber-Ferrari; 12. Lewis Hamilton (Ing) Mercedes; 13. Adrian Sutil (Ger) Force India-Mercedes; 14. Pastor Maldonado (Ven) Williams-Renault; 15. Nico Hulkenberg (Ger) Sauber-Ferrari; 16. Valtteri Bottas (Fin) Williams-Renault; 17. Charles Pic (Fra) Caterham-Renault; 18. Jules Bianchi (Fra) Marussia-Cosworth; 19. Max Chilton (Ing) Marussia-Cosworth; Ritiri: Jean-Eric Vergne (Fra) Toro Rosso-Ferrari; Giedo van der Garde (Ola) Caterham-Renault; Romain Grosjean (Fra) Lotus-Renault. Giro record: Gutierrez, 1'26«217.
La classifica del Mondiale piloti di Formula 1: 1. Vettel 89 punti; 2. Raikkonen 85; 3. Alonso 72; 4. Hamilton 50; 5. Massa 45; 6. Webber 42; 7. Di Resta 26; 8. Grosjean 26; 9. Rosberg 22; 10. Button 17; 11. Perez 12; 12. Ricciardo 7; 13. Sutil 6; 14. Hulkenberg 5; 15. Vergne 1.
La classifica del Mondiale costruttori di Formula 1: 1. Red Bull-Renault 131; 2. Ferrari 117; 3. Lotus-Renault 111; 4. Mercedes 72; 5. Force India-Mercedes 32; 6. McLaren-Mercedes 29; 7. Toro Rosso-Ferrari 8; 8. Sauber-Ferrari 5.