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Marco Drogo

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Red Bull X-Fighters - Osaka: Grandi Emozioni, Higashino sorprende Pages

Domenica 02 Giugno 2013 09:38 Pubblicato in Motocross

Red_Bull_X_Fighters_OsakaOSAKA (Giappone) – Il giapponese Taka Higashino si è aggiudicato un’inattesa e spettacolare vittoria ai danni di Tom Pages nel primo evento di sempre del Red Bull X-Fighters in Giappone, dando alla sua nazione un assaggio di grande FMX grazie alla vittoria sul francese e ad uno show a base di funambolici trick. L’americano Adam Jones è salito sul gradino più basso del podio di Osaka. Giunti al quarto stop sui sei previsti, il Red Bull X-Fighters World Tour 2013 ha visto quattro persone diverse aggiudicarsi la vittoria in altrettante gare. Pages continua a guidare la classifica generale del Tour nell’attesa della prossima gara a Madrid.

 

Nella serata dedicata alle tradizioni giapponesi, Higashino ha avuto tutta la folla a sostenerlo in ogni salto e ad accompagnarlo dai quarti di finale fino alla finale contro Pages. Dopo aver dominato le qualifiche del venerdì, il francese era il favorito per la vittoria in gara, dove i riders saltano fino ad una distanza di 30 metri e fino ad un’altezza di 15 eseguendo trick che sfidano le leggi della fisica. Ma questa era l’occasione della vita per il ventottenne asso giapponese.

 

Higashino è cresciuto a 15 minuti dal Nishinomaru Garden, vicino al castello di Osaka, che ha ospitato l’evento. Sette anni fa ha lasciato Osaka per lanciarsi nell’infuocato FMX californiano. Tornato a casa, sabato, è diventato una leggenda in Giappone.

 

Risultati: 1. Taka Higashino (JPN), 2. Tom Pages (FRA), 3. Adam Jones (USA), 4. Rob Adelberg (AUS), 5. Levi Sherwood (NZL), 6. Dany Torres (ESP), 7. Javier Villegas (CHL), 8. David Rinaldo (FRA), 9. Josh Sheehan, (AUS) 10. Daisuke Suzuki (JPN)

 

Classifica Generale World Tour: 1. Pages 325 punti, 2. Adelberg 265, 3. Torres 245, 4. Sherwood 190, 5. Higashino 165, 6. Sheehan 110, 7. Jones 110. 8. Rinaldo 105, 9. Villegas 85, 10. Maikel Melero (ESP) 60.

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MotoGp - Italia: Marquez che Spavento, Lorenzo e Rossi dominano le libere al Mugello

Venerdì 31 Maggio 2013 15:46 Pubblicato in MotoGP

mugello2013motogp1La prima notizia è che Marc Marquez sta bene. Il giovane protagonista di questo inizio di Mondiale MotoGp caduto a più di 300 chilometri orari alla San Donato, ha fortunatamente rimediato soltanto una forte contusione alla mandibola, un leggero trauma cranico un'escoriazione al mento. Il pilota, prontamente trasportato al centro Medico, è stato immediatamente soccorso. La prima diagnosi ha escluso gravi lesioni e il Dott.Costa, intervistato  ai microfoni Mediaset, ha prontamente rassicurato tutti sulle sue condizioni: domani sarà regolarmente della partita nelle qualifiche e domenica prenderà il via al Gran Premio d’Italia sulla pista del Mugello.


In questa travagliata seconda sessione di libere, anche Bradley Smith è stato vittima di una caduta rovinosa ed ha rimediato una forte contusione al braccio sinistro. I medici del circuito italiano, ancora una volta, hanno scartato le ipotesi più pessimiste. Il rider britannico del team Yamaha Tech3 sarà regolarmente al via della corsa e dopo la sfida sul circuito toscano si sottoporrà a un piccolo intervento chirurgico per un innesto cutaneo nella zona colpita dall’impatto.

 

Dopo le rassicuranti notizie del bollettino medico, è tempo di analizzare le performance cronometriche dei protagonisti di questa attesissima edizione del Gran Premio d’Italia.  Il venerdì delle libere, dopo le difficoltà incontrate dalla casa di Iwata nell’ultima sfortunata trasferta in Francia, riporta il sereno in casa Yamaha. Jorge Lorenzo firma il miglior tempo facendo meglio di Valentino Rossi per soli 34 millesimi. I due compagni di marca, già in questi primi turni di prove libere, hanno dato vita a una sfida a colpi di progressivi e costanti miglioramenti cronometrici. Proprio nell’ultimo giro utile, il campione del mondo in carica è riuscito a fissare il best time, soffiandolo a un Valentino che già sognava di chiudere in testa alla tabella parziale dei tempi. Il messaggio del numero 99 e del numero 46, in ottica gara, è di quelli importanti. Il duo in sella alle Yamaha ufficiali è quello più accreditato per la vittoria. La possibile sorpresa potrebbe essere Cal Crutchlow, l’unico capace di avvicinarsi al miglior tempo assoluto, grazie a un paio di acuti più che a un passo gara paragonabile al duo di testa. Il combattivo pilota britannico, dopo l’antologico secondo posto centrato in Francia a Le Mans, dove ha stretto i denti guidando sopra al dolore dovuto a una micro frattura al piatto tibiale ha tutte le carte in regola per confermare la sua costante maturazione, confermata proprio dallo strepitoso secondo posto ottenuto Oltralpe.


Segnali incoraggianti anche in casa Ducati. Nicky Hayden centra un discreto quarto posto a un secondo da Lorenzo, facendo meglio di Daniel Pedrosa, soltanto quinto con la prima delle Honda ufficiali. Le conferme dell’attuale distacco Ducati, circa un secondo dal leader, arrivano dalle performance di Andrea Dovizioso, buon sesto nonostante qualche dolore per una scivolata rimediata in mattinata su pista umida e di Andrea Iannone, settimo, anch’egli con qualche acciacco.

 

Ci sono tutte le premesse per infiammare il Mugello. Domani alle ore 14, le qualifiche MotoGp.

 

I tempi della seconda sessione di prove libere del Gp d'Italia classe MotoGP:

1ºJORGE LORENZO (YAMAHA) 01:48.375

2ºVALENTINO ROSSI (YAMAHA) +0:34

3ºCAL CRUTCHLOW (YAMAHA) +0.297

4ºNICKY HAYDEN (DUCATI) +01.002

5ºDANI PEDROSA (HONDA) +01.008

6ºANDREA IANNONE (DUCATI) +01.092

7ºANDREA DOVIZIOSO (DUCATI) +1.168

8ºSTEFAN BRADL (HONDA) +01.220

9ºRANDY DE PUNIET (ART) +01.224

10ºMICHELE PIRRO (DUCATI) +1.274

11ºÁLVARO BAUTISTA (HONDA) +1.358

12ºALEIX ESPARGARÓ (ART) +1.394

13ºBRADLEY SMITH (YAMAHA TECH3) +1.728

14ºMARC MÁRQUEZ (HONDA  REPSOL) +1.835

15ºHÉCTOR BARBERÁ (FTR) +2.025

16ºBEN SPIES (DUCATI) +2.730

17ºCOLIN EDWARDS (FTR KAWASAKI) +3.058

18ºKAREL ABRAHAM (ART) +3.153

19ºYONNY HERNÁNDEZ (ART) +3.269

20ºDANILO PETRUCCI (IODA - SUTER) +3.562

21ºHIROSHI AOYAMA (FTR) +3.807

22ºCLAUDIO CORTI (FTR KAWASAKI) +4.939

23ºMICHAEL LAVERTY (PBM) +5.105

24ºBRYAN STARING (FTR) +5.856

25ºLUKAS PESEK (IODA - SUTER) +6.454

 

 


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Formula 1 - Mercedes: "Protesta test Pirelli? Rispettiamo chi dovrà decidere"

Mercoledì 29 Maggio 2013 11:38 Pubblicato in Formula 1
Rosberg_Action_Spain_MercedesLa Mercedes frena la polemica scoppiata sui test sugli pneumatici prima del Gp di Monaco. Il team ha svolto dei test con Pirelli (su richiesta della Casa italiana) dopo il Gran Premio di Spagna (12 maggio), diventati però di pubblico dominio solo poco prima del GP di Monaco, vinto poi dal pilota della Mercedes, Nico Rosberg. Ferrari e Red Bull hanno quindi presentato una protesta alla Fia. "Io non credo che stia a noi parlare di possibili sanzioni - ha detto il direttore esecutivo della Mercedes, Toto Wolff -. Rispettiamo l'autorita' di coloro che giudicheranno la protesta. Il tutto sara' affrontato in maniera trasparente e professionale. Se la Red Bull crede che un altro team ha avuto un vantaggio posso capire che sono arrabbiati. Ma posso assicurare che non abbiamo avuto alcun vantaggio. Questo e' tutto quello che voglio dire, in questa fase". In generale questi test sono ammessi, ma tutte le squadre devono essere invitate.
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Formula 1 - Gp Spagna: Super Alonso festeggia in casa, Massa 3° completa la festa Ferrari

Domenica 12 Maggio 2013 14:42 Pubblicato in Formula 1
Alonso_Ferrari_ActionALONSO PROFETA IN PATRIA, MASSA AL PRIMO PODIO STAGIONALE, RAIKKONEN TRA LE 2 FERRARI Ovazione e pubbico in tripudio. Fernando Alonso trionfa in casa, centrando la vittoria a Barcellona nel Gran Premio di Spagna. Kimi Raikkonen, ottimo secondo, si piazza tra i due Ferraristi, con Felipe Massa strepitoso terzo, al primo podio stagionale. E’ la conferma della competitività della F138, che ottiene il secondo successo stagionale dopo l’acuto di Alonso, a Shanghay, in Cina. Per ‘Magic Nando’ è il 32esimo in carriera. Le ambizioni iridate del team fondato da Enzo Ferrari sono legittimate da una domenica memorabile che ha portato il pilota spagnolo a 72 punti in classifica, contro gli 89 di Vettel, che resta leader e gli 85 di Raikkonen.

 

Per Alonso, che si gode il giro d’onore sventolando la bandiera spagnola dall’abitacolo della sua Ferrari, è una vittoria pesante, che può già essere la chiave di volta della stagione. Il quinto tempo in qualifica, un risultato deludente per il potenziale della Rossa, è diventato il trampolino di lancio per dimostrare, in gara, una supremazia schiacciante. Una Ferrari superba, la simbiosi perfetta di uomini e mezzi, dal lavoro impeccabile degli uomini ai box, dagli strateghi ai meccanici, al compito svolto senza nessun errore dai piloti. Anche Felipe Massa, da nono a terzo, è stato protagonista di una grandissima gara. Soltanto l’ex Ferrarista Kimi Raikkonen, anch’egli autore di una grande perfomance, riesce a arginare con la sua Lotus lo strapotere del team di Maranello. Nel Mondiale Costruttori la Red Bull, campione del mondo in carica, resta al comando con 131 lunghezze, ma la Ferrari balza in seconda posizione a quota 117, davanti alla Lotus, 111 punti, che oggi registra il ritiro di Romain Grosjean per il cedimento di una sospensione.

 

MONTEZEMOLO, FELICISSIMO, CHIAMA I SUOI PILOTI IN DIRETTA MONDIALE, AGLI AVVERSARI RESTANO LE BRICIOLE ’inno di Spagna suona per la gioia dei tantissimi sostenitori che affollano le tribune del Montmelò, l’inno d’Italia è orgoglio vero per tutta la Scuderia e i tantissimi Ferraristi nel mondo. Fernando Alonso e Felipe Massa sono raggianti e si godono i complimenti del Presidente Montezemolo che, dopo una toccata e fuga ieri a Barcellona per le qualifiche, poco fortunata visti i risultati, è tornato in Italia, ma non ha ovviamente perso questa gara. Alla fine del Gran Premio, ha chiamato i suoi piloti che hanno ovviamente risposto al numero 1, dopo le operazioni del peso, prima della cerimonia del podio, con Alonso che, ricevuti i complimenti del Capo in diretta mondiale, ha passato il telefono al compagno di squadra, Massa.

 

Agli avversari, oggi, restano soltanto le briciole. Sebastian Vettel (Red Bull), il primo dei delusi, è quarto, davanti al compagno di team Mark Webber. Va decisamente peggio alle Mercedes. Soltanto sesto il pole-man Nico Rosberg, che resiste con cuore e tenacia all’assalto finale dell’indiavolato Di Resta, buon settimo (Force India). Continua il momento nero della McLaren. Jenson Button è 8°, Sergio Perez 9° e il muretto di Woking ordina di congelare le posizioni per portare almeno un po’ di fieno di cascina, dopo i recenti duelli interni. I tempi delle lotte intestine per le posizioni di vertice appaiono lontani anni luce. Un bel punticino anche per Daniel Ricciardo, decimo, con la Toro Rosso. Debacle clamorosa per Lewis Hamilton, secondo in qualifica, 12esimo al traguardo. Il suo stile aggressivo, in passato un punto di forza e una garanzia di spettacolo, diventa il tallone d’Achille dell’ex enfant prodige della McLaren, che paga carissimo gli ormai fisiologici problemi di consumo di una Mercedes, Freccia in qualifica e ‘tappo’ in gara. Che le Mercedes accusassero dei problemi sulla lunga distanza era un fatto assodato. Che crollassero in maniera così clamorosa era decisamente meno prevedibile. Le performance domenicali trasformano i raggianti sorrisi post-qualifiche  di Dieter Zetsche, il presidente del gruppo Damler, in ingiustificate manifestazioni di giubilo di chi sembra dimenticare che le corse e i traguardi sono la domenica.

 

 

PARTENZA CAPOLAVORO PER ALONSO, NESSUN ERRORE FINO ALLA BANDIERA A SCACCHI Il capolavoro Alonso lo compie in partenza. Nessuno aveva mai vinto il Gran Premio di Spagna partendo dalla quinta posizione. Fernando affianca Vettel che si sposta a destra per attaccare le Mercedes. Alonso si accoda a Raikkonen, prepara immediatamente l’attacco sul finlandese e lo supera dall’esterno. Poi, a 220 km/orari e con una ruota oltre la linea bianca, all’esterno ha la meglio anche su Lewis Hamilton. E’ l’inizio di una cavalcata trionfale.

Rosberg, dove aver difeso la pole con mestiere, paga tutti i problemi di consumo gomme della sua Mercedes. Le soste, tra il 10imo e l’11esimo giro, premiano ulteriormente Alonso che scavalca Vettel, che con gli pneumatici più duri vola fino a prendersi di forza il comando della corsa al 14esimo giro. Felipe Massa, a sua volta protagonista di una super partenza, dopo aver rimontato dalla nona posizione, risale fino alla seconda dopo il secondo pit-stop. Dopo 28 giri sembra possibile una doppietta Ferrari. Ma la reazione di Kimi Raikkonen, al volante della Lotus, non si fa attendere. Dopo aver scavalcato Sebastian Vettel (Red Bull) Raikkonen fa segnare parziali record e al 36esimo giro, grazie alla sua terza sosta, balza al comando. Ma la reazione di Alonso, con le gomme medie, è veemente e autorevole e già al 39esimo passaggio la Rossa iberica torna al comando e vola fino alla bandiera a scacchi. Unico brivido per il dominatore di giornata, al 50esimo giro, quando una piccola foratura, subito individuata del muretto, lo costringe a rientrare ai box, in anticipo sull'ultima sosta già in programma.

 

LA FERRARI PUO' SOGNARE CON ALONSO E MASSA, PROSSIMA TAPPA MONTECARLO Dopo la vittoria in Cina, Alonso conquista il successo anche in casa, nella sua Spagna. Raikkonen si conferma rivale vero per il titolo, Massa trova il primo podio stagionale e una continuità di rendimento che non aveva più avuto nelle ultime stagioni. La Rossa può legittimamente aspirare al Titolo Piloti e al titolo Costruttori. La Red Bull, dopo una domenica amara, però, non va sottovalutata. McLaren e Mercedes, invece, dovranno rimboccarsi le maniche o saranno delusioni croniche. Il Mondiale, intanto, non si ferma. E’ sempre più combattuto e agguerrito e prepara una sfida intramontabile che è sempre affascinante. Tra due settimane le monoposto del Circus correranno sulle stradine del Principato di Monaco. Chi sarà il re del Principato? E’ presto per dire Rien ne va plus!

 

L'ordine d'arrivo del Gp di Spagna: 1. Fernando Alonso (Spa) Ferrari 1h39'16«596; 2. Kimi Raikkonen (Fin) Lotus-Renault; 3. Felipe Massa (Bra) Ferrari; 4. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault; 5. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault; 6. Nico Rosberg (Ger) Mercedes; 7. Paul Di Resta (Sco) Force India-Mercedes; 8. Jenson Button (Ing) McLaren-Mercedes; 9. Sergio Perez (Mex) McLaren-Mercedes; 10. Daniel Ricciardo (Aus) Toro Rosso-Ferrari; 11. Esteban Gutierrez (Mex) Sauber-Ferrari; 12. Lewis Hamilton (Ing) Mercedes; 13. Adrian Sutil (Ger) Force India-Mercedes; 14. Pastor Maldonado (Ven) Williams-Renault; 15. Nico Hulkenberg (Ger) Sauber-Ferrari; 16. Valtteri Bottas (Fin) Williams-Renault; 17. Charles Pic (Fra) Caterham-Renault; 18. Jules Bianchi (Fra) Marussia-Cosworth; 19. Max Chilton (Ing) Marussia-Cosworth; Ritiri: Jean-Eric Vergne (Fra) Toro Rosso-Ferrari; Giedo van der Garde (Ola) Caterham-Renault; Romain Grosjean (Fra) Lotus-Renault. Giro record: Gutierrez, 1'26«217.

 

La classifica del Mondiale piloti di Formula 1: 1. Vettel 89 punti; 2. Raikkonen 85; 3. Alonso 72; 4. Hamilton 50; 5. Massa 45; 6. Webber 42; 7. Di Resta 26; 8. Grosjean 26; 9. Rosberg 22; 10. Button 17; 11. Perez 12; 12. Ricciardo 7; 13. Sutil 6; 14. Hulkenberg 5; 15. Vergne 1.

 

La classifica del Mondiale costruttori di Formula 1: 1. Red Bull-Renault 131; 2. Ferrari 117; 3. Lotus-Renault 111; 4. Mercedes 72; 5. Force India-Mercedes 32; 6. McLaren-Mercedes 29; 7. Toro Rosso-Ferrari 8; 8. Sauber-Ferrari 5.

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MotoGp - Gp Spagna: Pedrosa trionfa, Scintille tra Marquez 2° e Lorenzo 3°, Rossi 4°

Domenica 05 Maggio 2013 13:31 Pubblicato in MotoGP

Pedrosa_Action_Jerez_New_Honda

SPETTACOLO IN SPAGNA, PEDROSA DOMINA, TRIPLETTA IBERICA - Che Gran Premio di Spagna! La terza prova del Motomondiale regala spettacolo e scintille. E’ un concentrato di emozioni, un’apoteosi per il motociclismo spagnolo che si gode la tripletta dei suoi fuoriclasse. Daniel Pedrosa, in sella alla sua Honda, conquista una vittoria perfetta, sfruttando tutte le sue qualità. Il pilota di Sabadel trionfa in solitaria, dopo aver tirato fuori tutto il potenziale della sua Hrc. Fulmineo al via, come sempre, quando prende la prima posizione, è poi costretto a subire il controsorpasso del connazionale rivale della Yamaha, il campione del mondo, Jorge Lorenzo. Ma già nella prima parte di gara, Pedrosa, per molti ‘Camomillo’, al contrario del soprannome, piazza un sorpasso autorevole che gli vale la leadership. Da lì, si gode la sua cavalcata vincente, fino al traguardo.

 

SCINTILLE TRA MARQUEZ E LORENZO, LA SPALLATA VALE UNA RIVALITA' - La vera bagarre è per la seconda posizione: Jorge Lorenzo vs Marc Marquez. Il campione del mondo in carica, fresco 26enne, trova un nuovo rivale, anch’egli spagnolo, nell’astro nascente della MotoGp. Marquez, classe 1993, campione del mondo Moto2 in carica, da sempre un predestinato, come solo i grandi sanno fare, dopo la vittoria a Austin in America e il terzo posto nella gara d’esordio in Qatar, si prende nuovamente i titoli dei giornali. In sella alla sua Yamaha, vive un’altra domenica di gloria. Dopo aver subito il sorpasso al via da parte di Valentino Rossi, ‘El Cabroncito’, non ha timori reverenziali nel ripassare agevolmente il pluriridato di Tavullia. Poi, si mette all’inseguimento di Lorenzo e apre una bagarre già negli occhi e nelle menti di molti appassionati. Nella prima parte di gara va in scena un duello spettacolare con Marquez che tenta il sorpasso all’esterno sull’erba, passando sul cordolo. Lorenzo chiude ogni porta con esperienza e abilità e sembra resistere sulla piazza d’onore. Ma nel finale di gara, Marquez, che aveva accumulato un discreto gap dopo il primo tentativo di attacco, si rifà sotto e arriva a giocarsi la grande possibilità all’ultimo giro. Una tornata perfetta negli scarichi di Lorenzo lo porta all’ultima curva con un’unica occasione d’attacco. Marquez si butta senza fare complimenti all’interno dell’ultima curva intitolata proprio giovedì a Lorenzo e beffa il rivale proteggendo la posizione con una ‘spallata’ che manda largo il numero 99. ‘El Cabroncito’ è secondo, Lorenzo è terzo e infuriato e rifiuta di stringergli la mano. E’ l’inizio di una rivalità destinata a riempirsi di altre pagine.

La grinta, la cattiveria agonistica e l’indiscutibile classe, unita alla continuità di risultati, portano Marquez in testa al Mondiale con 61 punti, tre di vantaggio su Pedrosa e quattro su Lorenzo. E’ un esordio memorabile nella classe regina per un rookie!

 

ROSSI SOLTANTO 4°, RIMPIANTI PER UN FINALE IN CRESCENDO Valentino Rossi (Yamaha) conquista un quarto posto agrodolce. Il Dottore sperava di capitalizzare meglio la trasferta spagnola, ma il compito era oggettivamente arduo. Il quinto tempo in qualifica, uno dei limiti maggiori di questo inizio di stagione, lo obbliga a una partenza accorta, in cui riesce a guadagnare una posizione ai danni di Crutchlow (Yamaha Tech3). I primi giri del 46 sono esaltanti con Rossi che passa Marquez e sembra averne per tenere il ritmo del duo di testa. E’ un’illusione. La Yamaha a serbatoio pieno e gomme fresche piace poco al Dottor Rossi che paga un gap in crescita costante. Decisamente meglio la seconda parte di gara: la classe cristallina del Dottore emerge nel degrado delle gomme e quando il serbatoio si svuota. Così i rimpianti prevalgono sui rimorsi. I punti di distacco dal leader del Mondiale sono ora 18: le prossime gare, Le Mans, Mugello, Catalogna e Assen saranno decisive per capire le ambizioni del veterano della MotoGp.

 

HAYDEN 7°, DOVIZIOSO 8: CONTINUA LA CRISI DUCATI Per la cronaca, completano la top ten, Cal Crutchlow (Yamaha Tech3), ottimo quinto a dispetto dei postumi e dei dolori al rene per la caduta in qualifica, Alvaro Bautista, buon sesto in casa con la Honda Gresini, e Nicky Hayden, settimo con la prima delle Ducati, che confermano nuovamente tutti i propri limiti. E’ soltanto ottavo, infatti, Andrea Dovizioso (Ducati), che solo nel finale riesce a fare meglio di Aleix Espargarò, protagonista di un gran nono posto con una Crt. Chiude la top-ten l’esordiente britannico Bradley Smith (Yamaha Tech3). Andrea Iannone, con la Ducati satellite del team Pramac, si ritira dopo una caduta nei giri iniziali, vanificando buoni tempi e una più che discreta nona posizione. Ci può stare nel processo di apprendistato e crescita costante che il pilota di Vasto sta affrontando nella prima stagione nella classe regina. Da segnalare l’11esima posizione del collaudatore Ducati, Michele Pirro e la 14esima del ternano Danilo Petrucci.

 

SHOW MONDIALE, APPUNTAMENTO A LE MANS E’ l’inizio di Mondiale che volevamo! Al di là dei vincitori, sono tornate in pista adrenalina, bagarre, rivalità e sorpassi! Proprio per questo non vediamo l’ora che arrivi la prossima gara: il 19 maggio, il Gran Premio di Francia, a Le Mans!

 

L’ordine d’arrivo del Gran Premio di Spagna, Jerez de La Frontera, Classe MotoGp:

 

1º PEDROSA (Repsol Honda) 45:17.632

2º MÁRQUEZ (Repsol Honda) a 2.487

3º LORENZO (Yamaha F. Racing) a 5.089

4º ROSSI (Yamaha F. Racing) a 8.914

5º CRUTCHLOW (Monster Yamaha Tech3) a 12.663

6º BAUTISTA (Go & Fun Honda Gresini) a 15.094

7º HAYDEN (Ducati Team) a 25.632

8º DOVIZIOSO (Ducati Team) a 41.881

9º A. ESPARGARÓ (Power Electronics Aspar) a 43.812

10º SMITH (Monster Yamaha Tech3) a 44.461

11º PIRRO (Pramac Racing Team) a 45.974

12º BARBERÁ (Avintia Blusens) a 59.859

13º LAVERTY (Paul Bird Motorsport) a 1:09.743

14º PETRUCCI (Came IodaRacing Project) a 1:17.813

15º EDWARDS (NGM Mobile Forward Racing) a 1:18.177

16º STARING (Go & Fun Honda Gresini) a 1:18.928

17º CORTI (NGM Mobile Forward Racing) a 1:19.307

18º AOYAMA (Avintia Blusens) a 1:19.457

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MotoGp - Gp Spagna: Lorenzo si regala la pole davanti agli spagnoli, Rossi soltanto 5°

Sabato 04 Maggio 2013 13:16 Pubblicato in MotoGP

Lorenzo_Action_Losail_2013Jorge Lorenzo rispetta i pronostici e centra la pole position nel Gran Premio di casa, in Spagna, a Jerez de La Frontera. L'alfiere del team Yamaha, campione del mondo in carica, ottiene il miglior tempo nella Q2, l'ultima manche delle qualifiche. Nel giorno del suo 26esimo compleanno Lorenzo si regala la seconda partenza al palo stagionale, dopo quella ottenuta in Qatar, firmando, in sella alla Yamaha, un best time in 1'38''673, un miglior tempo che infligge 247 millesimi di secondo al primo dei rivali, il connazionale Daniel Pedrosa, in sella alla Honda ufficiale.

La prima fila del Gran Premio di Spagna sarà tutta spagnola con Marc Marquez, terzo a 298 millesimi. In seconda fila, quarto tempo, per Cal Crutchlow (Yamaha Tech3), quinto davanti a Valentino Rossi, protagonista anche di una caduta senza conseguenze nel finale. Il Dottore, in sella alla sua M1, accusa un distacco di sei decimi rispetto al compagno di marca in pole position. Da segnalare, in questa tirata sessione di qualifiche, anche le cadute di Pedrosa e Crutchlow. Buon sesto tempo, sulla pista di casa, per lo spagnolo Alvaro Baustista, che completa la seconda fila con la Honda del team Gresini. Soltanto settima la prima delle Ducati, quella di Nicky Hayden, che fa meglio di Andrea Dovizioso (Ducati), nono e di Andrea Iannone, 11esimo con la Ducati satellite del team Pramac.

Domani sarà una gara tutta da seguire. Il via alle ore 14, Diretta su Italia 1.

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MotoGp - Gp della Americhe: Super Marquez vince tra i grandi, Rossi soltanto 6°

Domenica 21 Aprile 2013 20:01 Pubblicato in MotoGP
mgp_2013_04_20_Austin_MarcMarquez_5091

Prima di Marc Marquez c’era Freddie Spencer. Ma la storia è fatta per essere riscritta e i record esistono per essere battuti. Così, a 20 anni e 63 giorni, ‘El Cabroncito’ entra nella storia del Motomondiale con il successo nel Gran Premio delle Americhe, a Austin, nella seconda gara della sua carriera nella classe regina. Recitando il ruolo assegnatogli dal destino, quello del predestinato, Marquez ha vinto il duello contro il suo compagno di box nel team Hrc, nonchè idolo di gioventù, Daniel Pedrosa, che si è dovuto inchinare alla superiorità del giovane connazionale. Non ha sbagliato nulla, guidando con l'esperienza di un veterano. Dopo la partenza, si è installato in terza posizione alle spalle di Bradl e di un Pedrosa che è scattato a razzo come sempre. Sfruttando a dovere la scelta vincente di montare una gomma posteriore più dura è andato a riprendere Pedrosa, si è incollato al suo scarico, l'ha studiato per mezza gara e a nove giri dalla fine l'ha passato con determinazione resistendo di forza al contrattacco del rivale. Una volta preso il comando ha aperto il gas a tutta e ha vinto per distacco.

Lo strapotere tecnico della Honda sulla pista americana ha tagliato fuori gli altri competitor dalla lotta per la vittoria. Per questo, Jorge Lorenzo era ben felice di aver massimizzato il risultato, centrando un podio prezioso in chiave Mondiale. Il campione del mondo in carica, nella trasferta oltreoceano, festeggia anche il 100esimo podio della sua carriera. Soddisfazioni anche per Cal Crutchlow (Yamaha Tech3), protagonista di un bel quarto posto e per Stephan Bradl (Honda LCR), quinto, che con le loro moto giapponesi esaltano i rispettivi team privati e confermano la loro costante crescita personale. Giornata opaca, invece, per Valentino Rossi. Il Dottore, dopo le scintille e le emozioni offerte nel trionfale esordio in Qatar, dove centrò uno spettacolare secondo posto in rimonta, è riuscito a ottenere soltanto un sesto posto su una pista che già alla vigilia sapeva non essere particolarmente favorevole a lui e alla M1.

Andrea Dovizioso chiude in settima posizione la sua seconda gara con la Ducati, davanti allo spagnolo della Honda Gresini, Alvaro Bautista. Giornata nera per Danilo Petrucci (Ioda-Suter-BMW) costretto al ritiro dopo un tamponamento subito per mano del suo compagno di squadra, Lukas Pesek, caduto e ritirato a sua volta.

Dopo 2 gare, Lorenzo (Yamaha) e Marquez (Honda) guidano la graduatoria iridata con 41 punti, contro i 33 di Daniel Pedrosa (Honda) e i 30 di Valentino Rossi (Yamaha). Gli ultimi due dovranno reagire con forza sin dalla prossima gara, già attesissima. Il 5 maggio si correrà in Spagna, a Jerez de La Frontera.

 

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Formula 1 - Gp Bahrain: Vettel trionfa davanti alla Lotus, Ferrari jellata, Alonso solo 8°

Domenica 21 Aprile 2013 15:09 Pubblicato in Formula 1

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Una giornata memorabile per Sebastian Vettel, una domenica maledetta per la Ferrari. Nel Gran Premio del Bahrain, il campione del mondo in carica ritrova la sua Red Bull dominatrice, mentre la Rossa di Fernando arranca per la rottura dell’alettone posteriore mobile. Alonso, grazie alla nota tenacia, riuscirà a limitare i danni chiudendo in un’onesta ottava posizione. Peggio è andata a Felipe Massa, vittima della malasorte, che si accanisce su di lui in ben due occasioni. Il brasiliano, infatti, è talmente sfortunato da bucare due volte lo stesso pneumatico e vive una giornata talmente amara da terminare in una mesta 15esima posizione.

La gloria, oltre al vincitore Vettel, è per il team Lotus, capace di portare Kimi Raikkonen in seconda posizione e Romain Grosjean in terza, regalando agli annali lo stesso podio dell’anno precedente. Anche nel 2012, a Sakhir, avevano fatto festa i 3 protagonisti della prova odierna. Giornata strepitosa per Paul Di Resta (Force India) che con la monoposto del team indiano esalta tutto il suo talento, chiudendo quarto, dopo aver accarezzato a lungo il sogno del podio.

Lewis Hamilton con tutta la sua grinta e il suo talento prova a superare i limiti della Mercedes ottenendo un quinto posto, davanti a un Sergio Perez (McLaren) più battagliero e ‘rissoso’ che mai. Il messicano, noto sin dalla Gp2 per un temperamento latino che a volte lo porta all’eccesso, non risparmia colpi al limite del regolamento neppure al suo compagno di team, Jenson Button, che alla fine sarà soltanto decimo. Visto il momento difficile in casa McLaren, forse sarebbe il caso di usare maggior raziocinio. Il muretto di Woking e boss Martin Whitmarsch in testa non hanno gradito per niente lo spettacolo che ha ravvivato il Gran Premio. Lo show offerto dai due compagni di box al pubblico è destinato a far discutere e OltreManica è molto probabile che le reazioni della stampa e dei tifosi non tarderanno. Basterà, come si diceva una volta, aspettare i giornali di domani.

La gara di Fernando Alonso sembrava essere cominciata sotto i migliori auspici. Il pilota spagnolo della Ferrari al via era scattato con la solita grinta e si era subito messo a battagliare con Vettel per la seconda posizione, alle spalle del pole-man Rosberg. Ma la F138, dopo poche tornate, tradiva il suo pilota. L’ala posteriore mobile non si chiudeva e obbligava l’iberico a due soste facendolo crollare in 17esima posizione.

Felipe Massa, intanto, dalla quinta posizione iniziale veniva a trovarsi dopo il primo pit alle spalle della McLaren di Button, in mezzo al traffico e alle lotte. Ma questo non era l’inizio del suo Calvario, che arrivava al giro 18 quando una gomma forata lo costringeva a una prima sosta supplementare.

Davanti, intanto, Vettel capitalizzava i guai delle Rosse costruendosi un bel margine su Paul di Resta, la sorpresa di giornata, scatenato al volante della sua Force India. Alle spalle dell’inglese, in giornata di grazia, c’erano le Lotus di Grosjean e Raikkonen.

Se lo show di strategie, di sorpassi e colpi di scena potrebbe non bastare a qualche spettatore, magari particolarmente esigente, allora bisogna movimentare ulteriormente il Gran Premio. Deve aver pensato questo Sergio Perez prima di attaccare veementemente il suo compagno di squadra Jenson Button. Perché il loro duello in famiglia è stato davvero senza esclusione di colpi ed è diventato uno di quei match a cui non sono ammessi arbitri e moderatori. L’invito alla calma lanciato dal muretto inglese si perdeva nel vuoto e i due se le davano di santa ragione, prima che Romain Grosjean, capitato li in mezzo per il gioco delle soste, non riuscisse nell’impresa di separare i due litiganti.

Dietro i due ferraristi, giro dopo giro, vivevano la loro maledetta domenica, quella in cui Felipe Massa, al giro 37 vive l’esperienza di bucare, nello stesso Gran Premio, due volte, la stessa gomma, sempre la posteriore destra. Alonso, mostrando nuovamente tutto il suo temperamento, con l’ala mobile bloccata continuava a lottare e riusciva addirittura a risalire fino alla quinta posizione, prima di fermarsi ai box per il deterioramento degli pneumatici per recuperare di nuovo dalla decima posizione fino all’ottava finale, togliendosi la soddisfazione di passare entrambe le McLaren, anche quella del ‘irritabile’ Perez.

Vettel, ormai abituato al sapore della bevanda analcolica che servono da quelle parti al posto dello champagne, brinda a un nuovo successo in Bahrain, che vale 77 punti in classifica, 30 di vantaggio su Alonso, che già sogna il riscatto. La prossima gara sarà proprio in casa del pilota di Oviedo. A Barcellona, il 12 di Maggio, si disputerà il Gran Premio della Catalogna.

 

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Formula 1 - Gp Cina: Alonso trionfa a Shanghai, La F138 è da Mondiale

Domenica 14 Aprile 2013 09:55 Pubblicato in Formula 1

Alonso_Ferrari_Shanghai_ActionPRIMO SUCCESSO STAGIONALE PER ALONSO, PRIMA VITTORIA PER LA F138 Una Ferrari strepitosa, un Fernando Alonso perfetto. A Shanghai, la Rossa mantiene le promesse d’inizio stagione e conquista la prima vittoria stagionale, una dichiarazione d’intenti per il prosieguo del campionato. Dopo una striscia negativa di 12 gare senza vittorie, il Cavallino Rampante può festeggiare il primo centro della F138, che trova sulla pista cinese una conferma della sua competitività sbaragliando l’agguerrita concorrenza della Lotus, seconda con un Kimi Raikkonen nuovamente sugli scudi e della Mercedes del redivivo Lewis Hamilton, che completa il podio. E’ quarto Sebastian Vettel (Red Bull), il campione del mondo in carica, che conferma la leadership iridata con 52 lunghezze.

Alonso centra in Cina il suo 31esimo successo, salendo a 43 punti in classifica, contro i 49 di Raikkonen e i 40 di Hamilton. Il pilota di Oviedo cancella così le delusioni per il ritiro malese. E’ un campionato aperto e spettacolare, dove non mancheranno i brividi e i colpi di scena.

 

 

OTTIMA PARTENZA DELLE ROSSE, MASSA PENALIZZATO DALLA STRATEGIA Lo stato di grazia della Rossa trova conferma immediata in pista. Sin dal via, le Rosse scattano benissimo e si piazzano a ridosso del poleman Hamilton. Già al quinto passaggio, Alonso e Massa, grazie a uno strepitoso doppio sorpasso superano il pilota anglo-caraibico della Mercedes, in difficoltà per il precoce deterioramento degli pneumatici soft, e volano al comando. Vettel, intanto, punta su una strategia diversa per rimediare all’opaca nona posizione di partenza. Dopo il primo pit, il tedesco si porta in seconda posizione, davanti alla McLaren di Button e alla Sauber di Nico Hulkenberg. Al 14esimo giro Vettel e Button si fermano, mentre Alonso e Hamilton continuano a recuperare posizioni. La strategia del Cavallino, invece, penalizza Massa che dopo aver ritardato la prima sosta, paga una serie di giri lenti che gli impediranno di lottare per le posizioni che contano. Il paulista dovrà accontentarsi del sesto posto, senza colpe personali, alle spalle della McLaren di Jenson Button. Completano la zona punti Daniel Ricciardo (Toro Rosso), buon settimo, Paul Di Resta (Force India) ottavo, Romain Grosjean (Lotus), nono e Nico Hulkenberg (Sauber), che artiglia l'ultimo punticino in palio, decimo.

 

 

SCINTILLE IN PISTA, DIVERSE STRATEGIE, MA è TRIONFO ALONSO Non mancano le scintille. Mark Webber (Red Bull) è protagonista di un contatto con la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne, prima di essere costretto a fermarsi per la perdita della gomma posteriore destra, che vaga pericolamente per il tracciato prima di fermarsi fortunatamente all’esterno. In testa, Button, che al momento è sotto inchiesta per l’uso dell’ala mobile in regime di bandiere gialle, con la sua solita guida gentile non stressa gli pneumatici e tiene dietro Alonso fino al 21esimo passaggio. Lo spagnolo riuscirà a superarlo grazie alla seconda sosta, al giro 24. Le differenti strategie dei top-team producono una gara che cambia rapidamente padrone. Vettel si trova al comando, grazie alle gomme medie e all’unica sosta effettuata. Al 29esimo giro dei 56 in programma la Ferrari spagnola di Alonso è al comando, davanti a Vettel, Hamilton, Button e Raikkonen.


Al 41esimo giro, la terza e ultima sosta di Alonso. L’iberico cede momentaneamente il primato alla Red Bull del campione del mondo in carica, poi vola in pista per andarsi a riprendere la vittoria, a suon di giri veloci. Raikkonen e Hamilton gli fanno compagnia sul podio. Vettel, con le morbide, a 4 tornate dalla conclusione si prende il giro più veloce. Una piccola soddisfazione, in un weekend raddrizzato, che poteva andargli decisamente peggio. 

 

Diverse vetture, al momento, sono sotto investigazione, tra cui Raikkonen, Button, Vettel e Webber, per l'utilizzo improprio del Drs. I commissari cambieranno l'ordine d'arrivo? O lo confermeranno? Seguiteci come sempre per ogni aggiornamento anche su FB https://www.facebook.com/pages/realmotorit/394008443984713?fref=ts.

 

La Ferrari c’è, Alonso ha finalmente la monoposto per puntare al titolo, Raikkonen ha mille vite e tanta grinta, come quella che dimostra nell’arco di una gara in cui parte male, ma stringendo i denti con un’ala danneggiata artiglia il podio. Hamilton è sempre il solito combattente anche su una Mercedes che deve crescere e un po’ sta crescendo. La Red Bull? Mai dare per vinto il team di quel diavolo di Adrian Newey. E’ solo una domenica un po’ storta. Appuntamento in Bahrein tra 7 giorni. Lo spettacolo della Formula 1 non si ferma e noi appassionati siamo più contenti che mai!

 

 

Ordine d'arrivo del Gran Premio di Shangai, terza gara del campionato del mondo di Formula 1: 1. Fernando Alonso (ESP/Ferrari), che ha percorso i 305,066 km in 1 h 36:26.945 (media: 189,779 km/h) 2. Kimi Raikkonen (FIN/Lotus-Renault) a 10.168 3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 12.322 4. Sebastian Vettel (GER/Red Bull-Renault) a 12.525 5. Jenson Button (GBR/McLaren-Mercedes) a 35.285 6. Felipe Massa (BRA/Ferrari) a 40.827 7. Daniel Ricciardo (AUS/Toro Rosso-Ferrari) a 42.691 8. Paul di Resta (GBR/Force India-Mercedes) a 51.084 9. Romain Grosjean (FRA/Lotus-Renault) a 53.423 10. Nico Hulkenberg (GER/Sauber-Ferrari) a 56.598 11. Sergio Perez (MEX/McLaren-Mercedes) a 1:03.860 12. Jean-Eric Vergne (FRA/Toro Rosso-Ferrari) a 1:12.604 13. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Renault) a 1:33.861 14. Pastor Maldonado (VEN/Williams-Renault) a 1:35.453 15. Jules Bianchi (FRA/Marussia-Cosworth) a 1 tour 16. Charles Pic (FRA/Caterham-Renault) a 1 tour 17. Max Chilton (GBR/Marussia-Cosworth) a 1 tour 18. Gledo van der Garde (NED/Caterham-Renault) a 1 tour

 

Classifica del mondiale piloti di F1 dopo il Gran Premio di Shangai vinto da Fernando Alonso su Ferrari: 1. Sebastian Vettel (GER) 52 punti 2. Kimi Raikkonen (FIN) 49 3. Fernando Alonso (ESP) 43 4. Lewis Hamilton (GBR) 40 5. Felipe Massa (BRA) 30 6. Mark Webber (AUS) 26 7. Nico Rosberg (GER) 12 8. Jenson Button (GBR) 12 9. Romain Grosjean (FRA) 11 10. Paul di Resta (GBR) 8 11. Daniel Ricciardo (AUS) 6 12. Adrian Sutil (GER) 6 13. Nico Hlkenberg (GER) 5 14. Sergio Perez (MEX) 2 15. Jean-Eric Vergne (FRA) 1 Classifica del mondiale costruttori: 1. Red Bull Racing 78 punti 2. Scuderia Ferrari 73 3. Lotus 60 4. Mercedes AMG Petronas Formula One Team 52 5. McLaren Mercedes 14 6. Force India 14 7. Scuderia Toro Rosso 7 8. Sauber 5

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Red Bull X-Fighters - Dubai: Torres vince all’ombra dell’edificio più alto del mondo

Sabato 13 Aprile 2013 09:33 Pubblicato in Motocross

Red_Bull_X-Fighters_Dubai_New_-_CopiaLo spagnolo Dany Torres ha agguantato la vittoria nella battaglia dei campioni che ha animato la gara di venerdì del Red Bull X-Fighters World Tour, svoltasi a Dubai. Il vincitore del World Tour 2011 ha battuto sul filo di lana il neozelandese campione uscente Levi Sherwood con un punteggio di 3 a 2 sul difficile tracciato costruito all’ombra dei 828 metri del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo. Il francese Thomas Pages ha vinto lo Swatch Best Move Award grazie al “Volt”, un trick dove il pilota gira a mezz’aria lontano dal sellino e che ha mandato in visibilio i 13000 spettatori. È stato un evento emozionante quello tenutosi sul Mohammed bin Rashid Boulevard, nel centro di Dubai, sotto il patronato di Sua Altezza lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e Presidente del Dubai Sports Council.

 

Torres ha mostrato tutta la sua maestria nel motocross freestyle durante i tre round grazie hai suoi salti puliti e precisi, alti 15 metri e lunghi 30. È stata la prima vittoria per lo spagnolo nel più importante torneo dell’FMX dal 2011, ma questo non lo ha spinto a considerarsi il favorito per il titolo iridato, soprattutto dopo la schiacciante vittoria di Pages nell’evento di apertura. “Quest’anno il livello tra i top rider è molto equilibrato” ha dichiarato. “Se fai anche solo uno sbaglio, sei fuori. È difficile pronosticare chi sarà il vincitore finale” ha aggiunto Torres, dopo una brillante prestazione in finale contro Sherwood. Il campione iberico, vincitore a Dubai anche nel 2011, era stato sconfitto da Pages nella finale dell’apertura di Città del Messico lo scorso mese, ma questa volta è riuscito ad avere la meglio, eliminando il francese nella spettacolare semifinale.

 

Pages, che ha dominato le qualifiche, ha sfoderato tutto il suo miglior repertorio, eseguendo il “Volt”, lo “Special Flip” dove il pilota esegue un back flip al di fuori della sella mentre la moto è a mezz’aria, e il giro di 540 gradi conosciuto come “Flair”. Pages si è guadagnato gli applausi del pubblico eseguendo tre dei più difficili trick mai concepiti, ma il pessimo atterraggio del suo ultimo salto è stato punito duramente dai giudici. “Sono uscito solo per quello” ha riconosciuto Pages “Ho spinto parecchio, forse troppo e sono caduto. Sono deluso.”. Tra gli spettatori c’era anche Fabio Cannavaro, capitano dell’Italia Campione del Mondo 2006.

 

La prossima gara sarà l’11 maggio a Glen Helen (USA).

 

Risultati: 1. Dany Torres (ESP), 2. Levi Sherwood (NZL), 3. Thomas Pages (FRA), 4. Rob Adelberg (AUS), 5. David Rinaldo (FRA), 6. Libor Podmol (CZE), 7. Mat Rebeaud (SUI), 8. Maikel Melero (ESP), 9. Josh Sheehan (AUS), 10. Daisuke Suzuki (JPN)

 

Classifica: 1. Torres 180 punti, 2. Pages 165, 3. Sherwood 145, 4. Adelberg 110, 5. Josh Sheehan (AUS) 65, 6. Melero 60, 7. Rinaldo 45, 8. Todd Potter (USA) 40, 9. Podmol 35. 10. Rebeaud, 30.

 

 

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