Mercedes mette fine alle voci: niente partnership con BMW, ecco i nuovi motori a 4, 6, 8 e 12 cilindri

Ludovica Rossi

Settembre 12, 2025

Al loro posto debutta la nuova generazione FAME, sviluppata in casa e pronta a rispettare le normative più severe.

La smentita ufficiale che mette fine ai rumors

Negli ultimi mesi la stampa tedesca aveva fatto circolare un’indiscrezione che aveva colto di sorpresa appassionati e addetti ai lavori: secondo il settimanale Manager Magazin, Mercedes stava trattando con BMW per l’acquisto di motori a quattro cilindri, da montare sulle proprie vetture, anche in abbinamento con sistemi ibridi plug-in. Un’ipotesi che, se confermata, avrebbe rappresentato un’alleanza tecnica inedita tra due marchi rivali storici, con alle spalle decenni di competizione diretta sia sul mercato che sulle piste.
L’idea sembrava plausibile: affidarsi a motori già sviluppati da BMW avrebbe consentito a Mercedes di ridurre i costi, evitando di investire risorse enormi nello sviluppo di nuove unità compatibili con le normative Euro 7, sempre più severe. Ma a margine del Salone di Monaco 2025, la voce è stata seccamente smentita.
A chiudere il caso è stato Markus Schaefer, CTO e membro del consiglio di amministrazione Mercedes, che in un’intervista ad Autocar ha chiarito che la casa della Stella non è in alcuna trattativa con BMW. Schaefer ha definito quelle ricostruzioni “totalmente infondate” e ha ribadito che Mercedes ha già pronto un intero portafoglio di nuovi motori sviluppati internamente.

La famiglia FAME: il nuovo arsenale di Mercedes

Il cuore della strategia Mercedes per affrontare la sfida dell’Euro 7 si chiama FAME, acronimo di Family of Modular Engines. Una piattaforma modulare di motori a 4, 6 e 8 cilindri, completamente riprogettati per rispondere alle normative sulle emissioni più severe a livello mondiale: EU7 per l’Europa, China 7 per il mercato asiatico e i regolamenti USA.
Secondo Schaefer, il lavoro di sviluppo è stato imponente. Ogni unità della nuova gamma è stata progettata per garantire efficienza, riduzione delle emissioni e prestazioni elevate. Non si tratta di un semplice aggiornamento delle vecchie motorizzazioni, ma di una generazione del tutto nuova, frutto di anni di ricerca.
Particolarmente atteso è il nuovo V8 ad alte prestazioni, già quasi ultimato, che promette di unire la potenza tipica di Mercedes con il rispetto delle nuove regole ambientali. E per chi temeva la fine di una leggenda, arriva anche la conferma: Mercedes continuerà a proporre motori V12 finché sarà consentito dalle normative, mantenendo viva una delle tradizioni più amate dai clienti della Stella.

Un investimento per l’indipendenza tecnologica

La smentita sulle trattative con BMW non è solo una questione d’immagine. Dietro c’è la volontà di Mercedes di sottolineare la propria indipendenza tecnologica. In un momento storico in cui molte case scelgono collaborazioni e joint venture per contenere i costi di ricerca e sviluppo, la Stella rivendica di aver investito in autonomia miliardi di euro per continuare a produrre motori interni.
Questa strategia ha un significato preciso: non solo preservare l’identità del marchio, ma anche mantenere il controllo totale sul DNA ingegneristico che ha reso Mercedes un punto di riferimento mondiale. Ogni motore rappresenta un tratto distintivo di un brand, e per Mercedes delegare a BMW una parte così cruciale del prodotto avrebbe significato rinunciare a un pezzo della propria storia.
Schaefer ha insistito su questo concetto: “Abbiamo completamente riprogettato il nostro portafoglio di motori. Non abbiamo bisogno di ricorrere a fornitori esterni. La nostra gamma FAME è già pronta e conforme alle normative globali.”

Tradizione e futuro: il ruolo dei motori termici

Molti osservatori pensavano che Mercedes avrebbe ridotto drasticamente la propria offerta di motori a combustione interna, puntando tutto su elettrico e ibrido. La realtà, però, è diversa. La casa tedesca continua a credere che i motori tradizionali abbiano un ruolo centrale almeno per il prossimo decennio.
Nonostante l’accelerazione verso l’elettrificazione, c’è una fascia importante di clienti che non vuole rinunciare al piacere di guida garantito da un V6, un V8 o addirittura un V12. Per questo Mercedes ha deciso di mantenere in vita queste architetture, aggiornandole però con tecnologie che riducono le emissioni e ne migliorano l’efficienza.
Si tratta di un approccio pragmatico: da un lato sviluppare l’elettrico per il futuro, dall’altro garantire ai clienti tradizionali motori Euro 7 di nuova generazione, capaci di rispettare le normative ma senza rinunciare alla potenza e all’affidabilità che hanno reso celebre il marchio.

Una scelta strategica per il mercato globale

La decisione di non affidarsi a BMW e di proseguire con i propri motori modulari non riguarda solo l’Europa. Mercedes ha una presenza globale e deve confrontarsi con mercati che hanno esigenze diverse.
In Cina, ad esempio, i clienti premium cercano ancora berline a lungo raggio con motorizzazioni potenti, mentre negli Stati Uniti la domanda di SUV con grandi cilindrate è ancora significativa. La gamma FAME risponde a queste esigenze, offrendo soluzioni diversificate ma tutte aggiornate agli standard ambientali più severi.
Questo dimostra come Mercedes non stia semplicemente inseguendo le normative, ma stia cercando di anticipare i trend, mantenendo la leadership tecnologica e commerciale.

Mercedes, un futuro tra elettrico e motori tradizionali

L’annuncio ufficiale ha quindi un doppio valore: da un lato smentisce le indiscrezioni di un accordo con BMW, dall’altro rilancia il progetto FAME come simbolo della determinazione di Mercedes a restare protagonista anche nell’era della transizione.
La strategia appare chiara: ibridare e elettrificare dove serve, ma continuare a investire su motori termici moderni e competitivi. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente, soprattutto in un periodo in cui molti clienti guardano all’elettrico con curiosità ma anche con cautela.
Con la gamma FAME, la Stella prova a coniugare due mondi: l’innovazione sostenibile e la tradizione delle grandi motorizzazioni. Una sintesi che, se funzionerà, permetterà a Mercedes di rafforzare la propria immagine globale e di distinguersi dalla concorrenza.

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