Incidenti stradali in Italia 2025: numeri, cambiamenti e futuro

Incidenti

Luca Antonelli

Settembre 13, 2025

Meno morti e meno feriti sulle strade italiane nel 2025, ma restano criticità da affrontare tra città e utenti vulnerabili.

Numeri recenti: cosa dicono i dati

Tra dicembre 2024 e luglio 2025, rispetto allo stesso periodo precedente, i decessi per incidenti stradali sono diminuiti di oltre il 10%, passando da più di 760 a poco più di 680.
I feriti hanno registrato un calo del 3-4%, scendendo da oltre 24.000 a circa 23.000 casi.
Gli incidenti mortali complessivi sono diminuiti di quasi l’8%, mentre il numero totale degli incidenti con feriti si è ridotto di circa il 2%.

Nel 2024, però, il quadro generale era meno positivo: si erano registrati oltre 173.000 incidenti con lesioni, più di 3.000 vittime e oltre 230.000 feriti. Rispetto al 2023, i morti erano rimasti quasi stabili, mentre incidenti e feriti risultavano in crescita di oltre il 4%.

Le cause dei miglioramenti

Diversi fattori sembrano aver contribuito al miglioramento osservato nel 2025:

  1. Nuovo Codice della Strada
    Entrato in vigore a dicembre 2024, ha introdotto sanzioni più severe per chi guida usando il cellulare, per chi non rispetta i limiti di velocità e per chi si mette al volante dopo aver bevuto.

  2. Maggiore attività di controllo
    Più pattuglie, più controlli con etilometri e precursori, ritiro immediato delle patenti in caso di infrazioni gravi: elementi che hanno avuto un effetto deterrente.

  3. Sensibilizzazione
    Campagne di comunicazione e programmi educativi hanno rafforzato l’attenzione su temi chiave come la velocità, l’uso del casco e delle cinture, la guida senza distrazioni.

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Le criticità che restano

Nonostante i segnali positivi, permangono diversi problemi:

  • Disomogeneità territoriale: le differenze tra aree urbane ed extraurbane restano significative, così come quelle tra Nord e Sud del Paese.

  • Incidenti in città: gran parte delle vittime si concentra nei centri urbani, dove traffico, attraversamenti pedonali e distrazioni rappresentano ancora rischi elevati.

  • Utenti vulnerabili: motociclisti, ciclisti e utilizzatori di monopattini continuano a essere tra i più esposti.

  • Effetto novità: il calo osservato potrebbe dipendere in parte dall’impatto iniziale del nuovo Codice, ma senza controlli e campagne costanti rischia di attenuarsi.

Scenari futuri: cosa potrebbe aiutare

Per consolidare e ampliare i miglioramenti occorrono strategie mirate:

  • Infrastrutture più sicure: marciapiedi, attraversamenti protetti, piste ciclabili e una migliore illuminazione stradale.

  • Controlli regolari e tecnologici: telecamere, autovelox e pattuglie in grado di monitorare anche orari e zone critiche.

  • Educazione stradale costante: nelle scuole e nelle comunità locali, con programmi mirati per giovani e guidatori anziani.

  • Strategie locali differenziate: interventi personalizzati per le diverse aree del Paese, dalle metropoli alle strade di montagna.

  • Uso dei dati: raccogliere e analizzare informazioni dettagliate per individuare i punti critici e intervenire con rapidità.

Il 2025 segna un passo avanti nella sicurezza stradale italiana, con meno morti, meno feriti e meno incidenti rispetto al passato. Tuttavia, il percorso non è concluso: per rendere stabile e duraturo questo trend servono infrastrutture migliori, controlli costanti ed educazione continua. Solo così sarà possibile costruire un futuro in cui viaggiare sulle strade italiane significhi farlo con maggiore consapevolezza e sicurezza.

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