MotoGP, le controversie più accese degli ultimi anni

La storia della MotoGP è costellata da controversie che hanno segnato interi motomondiali. Vediamo quali sono i più memorabili degli ultimi anni

La MotoGP regala sempre tantissime emozioni e duelli che saranno per sempre ricordati nelle pagine di storia di questo sport. Scontri puliti tra piloti, bagarre fino all’ultima curva e sorpassi mozzafiato che ancora oggi mettono i brividi a tutti gli appassionati sono sicuramente la parte più bella dei Gran Premi del motomondiale, ma allo stesso modo sono anche moltissimi gli episodi controversi che ancora oggi fanno discutere. Vediamo, allora, quali sono stati i litigi e gli scontri più duri degli ultimi anni di MotoGP.

Da Valentino Rossi-Marquez al GP d’Argentina, tutti gli episodi più controversi degli ultimi anni

Il “Dottore” Valentino Rossi nella sua lunga carriera è stato spesso oggetto di accese discussioni per via di vari “corpo a corpo” al limite della legalità e altri episodi decisamente poco chiari. Come primo episodio non si può non raccontare lo scontro con lo spagnolo Marc Marquez nel 2015, sicuramente il più famoso e, probabilmente, il più controverso della storia di Valentino Rossi.

Nel 2015, i rapporti tra Marquez e Rossi si sono definitivamente deteriorati a causa di vari scontri tra i due, culminati del GP della Malesia. Mentre il Dottore lottava per il titolo contro il proprio compagno di squadra Lorenzo, durante la conferenza stampa del Gran Premio della Malesia accusò Marquez di averlo rallentato intenzionalmente nel GP precedente per favorire Lorenzo. In gara, Rossi e Marquez si sono scontrati nei primi giri, con Rossi evidentemente frustrato dall’atteggiamento non poco aggressivo di Marquez, forse anch’egli infastidito dalle parole del Dottore. Il confronto si è concluso con un contatto che ha mandato fuori pista Marquez, causando a Rossi la partenza dall’ultima posizione nell’ultima gara di Valencia, dove Lorenzo ha conquistato il titolo senza ostacoli.

Marquez e Rossi
Foto | Youtube @UPPERMANUX – Realmotor

La prima dura rivalità di Rossi, però, come ricorderanno tutti i veri appassionati, non è stata con lo spagnolo, ma con il connazionale Max Biaggi. Ma quando è iniziata questa storia d’odio tra i due? Torniamo indietro nel 2001, esattamente a Suzuka, i due italiani, curva dopo curva, si stanno dando battaglia quando, trovandosi affiancati sul rettilineo, Max Biaggi decide di allargare il gomito per non far passare Rossi, il quale rischia di finire fuori pista. Il Dottore, poco più tardi, riesce a superare l’altro pilota, decidendo di mostrargli il dito medio in risposta all’episodio avvenuto poco prima. Alla fine del Gran Premio nessuno dei due piloti venne sanzionato, ma da qui iniziò il vero odio tra Valentino Rossi e Max Biaggi.

La seconda rivalità più accesa che ha visto Rossi protagonista è quella con l’australiano Casey Stoner. Sono soprattutto due gli episodi controversi che raccontano alla perfezione i motivi di questa rivalità così accesa.

Il primo è il famosissimo episodio di Laguna Seca nel 2008, nella quale il Dottore mise in pratica la “mossa del Cavatappi”, ancora oggi fortemente discussa. Rossi, in quell’occasione, dopo aver affiancato il rivale, riuscì a sorpassarlo (anche se in modo poco corretto) passando fuori dai limiti della pista e tagliando la traiettoria dell’altro pilota. I due, successivamente, si trovarono nuovamente affiancati a causa di una manovra molto pericolosa di Rossi, e Stoner, per evitare di colpire la moto avversaria, si trovò costretto a tirare indietro la gamba. La bagarre tra i due continuò fino alle ultime curve, dopo, purtroppo, Stoner finì per cadere, ma riuscendo ad arrivare comunque secondo. Non mancarono le proteste a fine corsa da parte dell’australiano, il quale accusò l’italiano di aver compiuto diverse manovre illegali, ma nessuna penalità venne data.

Il secondo, invece, riguarda il Gran Premio sotto la pioggia di Jerez nel 2011, quando Valentino Rossi si trovava in sella alla Ducati. Durante una curva il Dottore si buttò all’interno del rivale, passandolo, ma perdendo il controllo della moto, la quale finì per far cadere anche Stoner. Rossi, dopo la caduta, riuscì comunque a concludere quinto, mentre l’australiano si trovò costretto a ritirarsi. Nonostante le scuse, Stoner non solo rifiutò di perdonare Rossi, bensì, ai microfoni, dopo aver applaudito ironicamente il rivale, pronunciò la famosa frase: “Rossi ha più ambizione che talento”, testimoniando l’odio che scorreva tra i due. Nonostante le proteste di Stoner, anche qui nessuna penalità venne data al Dottore poiché, per la Direzione Gara, la caduta fu involontaria.

Anche il GP di Argentina, sin dal suo rientro ufficiale del 2015, ha visto episodi controversi verificarsi tra le proprie curve. Oltre a uno scontro duro tra Marquez e Rossi (un altro ancora!), questa pista è stata testimone anche di un episodio controverso, non senza polemiche, tra i due piloti Ducati del 2018: Iannone e Dovizioso. Subito dopo il cambio gomme, Marquez iniziò a dominare senza appello il Gran Premio, lasciando Rossi non pochi secondi indietro. Iannone e Dovizioso, entrambi a guida della Ducati e quindi compagni di squadra, riuscirono a raggiungere e superare il Dottore, dando vita una bellissima sfida per agguantare il secondo posto, senza esclusione di colpi. A questo punto, però, all’ultimo giro e a pochi metri da traguardo, Iannone passò Dovizioso all’interno, ma non riuscendo a tenere stabile la moto cadde, centrando il compagno di squadra e trascinandolo fuori pista con sé. Dovizioso riuscì, nonostante la frustrazione e la rabbia nei confronti del compagno di squadra, a portare la moto a spinta fino al traguardo, mentre Iannone fu costretto a ritirarsi. L’unico italiano a gioire, quindi, fu proprio Rossi, il quale arrivò secondo grazie a questo scontro dei suoi due connazionali.

Concludiamo parlando del “caso cucchiaio”, un episodio decisamente controverso andato in scena il 10 marzo 2019 in Qatar. Dopo il Grand Prix di Qatar del 10 marzo, la prima gara della stagione 2019 della MotoGP, vinta da Andrea Dovizioso, quattro team, Aprilia, Honda, Ktm e Suzuki, presentarono un reclamo al Fim MotoGP Stewards Panel (l’organo competente per le controversie sulle presunte violazioni del regolamento Fim World Championship Grand Prix). Per questi team, il “cucchiaio” non era solo uno strumento per raffreddare le gomme (in questo caso sarebbe stato regolare), ma un dispositivo con impatto aerodinamico, violando il regolamento, nonostante fosse conforme alle linee guida del direttore tecnico Danny Aldridge fornite a tutti i team il 2 marzo 2019. Tuttavia, il Fim MotoGP Stewards Panel decise di respingere il ricorso, ritenendo il “cucchiaio” conforme al regolamento.

 

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