11 auto indimenticabili che hanno fatto la storia

Sono tantissime le auto che rimarranno per sempre nella memoria collettiva, ma quali sono quelle che hanno fatto davvero la storia? Ecco la lista

Creare delle liste di oggetti o persone che hanno lasciato il segno non è mai facile. E come in molti altri campi, scegliere le vetture più importanti nella storia dell’auto attraverso oltre 130 anni di produzione e migliaia di modelli è un compito impegnativo. I criteri variano, abbracciando stile, memoria personale, filosofie di marca e tecnologia. Questa lista si concentra sull’impatto industriale, innovativo e culturale, diventando esempi da seguire per la concorrenza. L’obiettivo è selezionare un solo modello per marca, anche se ciò comporta esclusioni notevoli e difficili (come Citroen DS e Vw Golf). Si riconosce che le vetture più innovative spesso risalgono a epoche più antiche, ma per evitare citazioni di modelli troppo remoti, si attraversa il secolo scorso arrivando a due vetture che hanno segnato fortemente il nuovo millennio. Ecco, dunque, l’elenco delle auto che hanno scritto la storia.

Auto indimenticabili che resteranno per sempre nella memoria

1908 Ford Model T. L’auto che segna l’inizio della motorizzazione di massa è anche il risultato della catena di montaggio, l’innovativa intuizione di Henry Ford per trasformare la produzione automobilistica da artigianale a produzione di massa. Quando la Model T fu introdotta, l’obiettivo era di venderne una decina, ma alla fine se ne produssero 16 milioni. Questo rappresentò, nel primo quarto del secolo scorso, una vettura ogni due in circolazione.

1931 Alfa Romeo 8C 2300 Spider. Se tutti ricordano la celebre frase di Henry Ford “Quando vedo un’Alfa mi tolgo il cappello”, è proprio grazie a questa vettura sportiva che giunse all’indomani della grande depressione del ’29, quasi come un atto di sfida. Prodotto dell’ingegno dell’ingegnere Vittorio Jano, la vettura contribuirà a creare la leggenda dell’Alfa Romeo, soprattutto nella versione da Gran Premio, che conquisterà le classiche in tutto il mondo.

Alfa Romeo 8C 2300 Spider
Foto | www.repubblica.it – Realmotor.it

1934 Chrysler Airflow. Prima vettura a essere progettata con un focus particolare sull’aerodinamica e sugli studi in galleria del vento, riuscì a ottenere una resistenza all’aria inferiore del 40% rispetto a tutte le altre vetture concorrenti. Tuttavia, si rivelò un progetto troppo avanzato in quanto gli standard estetici erano stati messi in secondo piano rispetto all’efficienza, portando così alla breve esistenza dell’auto, appena per tre anni. Nonostante ciò, la strada verso l’innovazione era stata tracciata.

1934 Citroen Traction Avant. Spingendo all’estremo l’originale concetto di Vincenzo Lancia riguardo alla struttura monoscocca, la Traction Avant è pioniera come vettura con telaio integrato e la prima in Europa con trazione anteriore. Il design è opera di Flaminio Bertoni, che sarà anche responsabile del capolavoro DS. Nonostante i costi di produzione elevati che rischiano di portare la Citroen sull’orlo del fallimento, l’auto rimarrà in listino per 22 anni.

1946 Volkswagen Maggiolino. Prodotto in modo continuativo per 40 anni e con un totale di 22 milioni di esemplari, l’auto del popolo conquistò il successo in tutti i continenti, anche in un’epoca in cui la globalizzazione era ancora un concetto futuro. Il suo motore raffreddato ad aria dimostrò di essere indistruttibile, mentre la qualità complessiva suscitò meraviglia. Se la Germania riuscirà a risollevarsi dopo le devastazioni della guerra, gran parte del merito andrà proprio al successo di questa vettura.

1957 Fiat 500. Perfetta rappresentazione dello stile italiano nel design industriale, introdusse il concetto di funzionalità come primario elemento d’acquisto. Sebbene costasse un po’ di più rispetto alla 600, vettura che realmente portò l’Italia su strada, e offrisse meno spazio a bordo, conquistò cuori giovani e meno giovani grazie alla sua freschezza. Il suo fascino rimarrà inalterato nel corso dei decenni, trasformandola in un’icona autentica del made in Italy.

1959 Cadillac Eldorado Convertibile. L’auto più adorata e desiderata al di là dell’oceano è un’icona degli Stati Uniti per gli automobilisti globali. Ammirata dalle celebrità, questa Cadillac si trasforma nel simbolo supremo del lusso. Le sue pinne sono le più imponenti mai viste, e le doppie luci posteriori sembrano proiettili. Un’auto metafora del rock and roll, dei drive-in e degli hot dog con patatine, vanta anche prestazioni eccezionali superando i 200 chilometri orari.

1959 Mini. La rivoluzionaria creazione di Alec Issigonis fa il suo ingresso stravolgendo il paradigma della costruzione automobilistica. Estremamente compatta, con il motore anteriore disposto trasversalmente e la trazione anteriore, unisce un incredibile spazio interno a dimensioni esterne minime. Per ridurre i costi, presenta cerniere delle porte esterne e un peso esiguo, appena 661 chili. La sua maneggevolezza su strada è stupefacente e trionferà in numerose competizioni automobilistiche.

1964 Ford Mustang. Torniamo a parlare della casa che ha dato avvio alla produzione in serie: la Ford. L’azienda statunitense, una delle più longeve ancora in attività (come Fiat e Mercedes), nel 1964 ha avviato la produzione del suo modello di punta attuale, la vettura più iconica della sua linea ancora oggi: la Mustang. Prima delle pony car, questa coupé (poi anche cabrio e fastback) è concepita per essere una muscle car di piccole dimensioni, inizialmente pensata per un pubblico femminile (da cui pony car). Il design, il motore e il prezzo decisamente competitivo, reso possibile anche dai contenuti costi di produzione grazie al limitato budget, che ha portato alla sua creazione sul pianale della Falcon, l’hanno resa da subito popolare per tutti, soprattutto tra i più giovani, che la vedevano come l’auto ideale per il quotidiano e le vacanze on the road. Prodotta ancora oggi, la Mustang rimane la sportiva più venduta al mondo, con una linea che, salvo eccezioni, ha sempre conservato il concept originale e, soprattutto, l’iconico cavallino.

1997 Toyota Prius. La versione iniziale sorprende più per la sua discutibile estetica che per l’eccezionale innovazione a bordo: la propulsione ibrida con un motore elettrico integrato al tradizionale motore a combustione interna. Tuttavia, rappresenta una vera rivoluzione, e i giapponesi dimostreranno di aver fatto la scelta giusta investendo in questa tecnologia, poiché verrà successivamente adottata da tutti i concorrenti. La Prius avrà un successo commerciale straordinario, ripagando gli ingenti investimenti effettuati.

2012 Tesla Model S. La svolta elettrica è rappresentata principalmente dalla grande berlina di lusso con batterie agli ioni di litio, che, a differenza di tutti i tentativi nel corso del secolo scorso, riesce a conquistare il mercato grazie al suo design e alle sue prestazioni. In breve tempo, la Tesla Model S diventerà il punto di riferimento per tutti i produttori che, negli anni successivi, si impegneranno nella produzione di vetture a basso impatto ambientale.

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