Diesel HVO, cos’è e con quali motori è compatibile?

Anche l’Italia sta imparando a conoscere un nuovo tipo di carburante: il diesel HVO. Si tratta di una particolare tipologia di gasolio, compatibile soltanto con specifici motori. In Veneto c’è già chi ha deciso di puntare tutto su questo prodotto

In un mondo dei motori sempre più direzionato verso il mercato dell’elettrico, c’è chi ha deciso di scommettere con forza su un nuovo tipo di carburante che sta prendendo piede anche in Italia.

Stiamo parlando del diesel HVO, un particolare gasolio che potrebbe restare in voga ancora per molti anni.

L’Unione Europea ha infatti autorizzato l’uso dei carburanti sintetici anche dopo il 2035 e il diesel HVO potrebbe essere proprio uno di questi.

Che cos’è il diesel HVO

Il diesel HVO (hydrogenated vegetable oil, ndr) è un gasolio prodotto da materie prime sostenibili (non fossili, ndr) e quindi privo di petrolio, una caratteristica che gli consente di produrre alte prestazioni e basse emissioni di CO2.

Nello specifico, stiamo parlando di un olio vegetale idrotrattato, un combustibile idrogenato che può essere ottenuto sia da oli vegetali che da oli di frittura esausti e scarti di grasso animale.

Pompa di benzina
Immagine | Unsplash @SzasaAmanda – Realmotor.it

Il diesel HVO riesce a garantire ottime prestazioni grazie a un alto numero di cetano ed è anche conforme alla specifica europea EN15940, quella sui gasoli paraffinici da sintesi o idrotrattamento.

È bene sottolineare che si tratta però di una tipologia di gasolio altamente specifica e, per questo, compatibile soltanto con alcuni tipi di motore.

Nel concreto, il diesel HVO è compatibile attualmente soltanto con i motori diesel più moderni, quelli di recente fabbricazione.

Come sapere quindi se la propria auto può utilizzare questo tipo di carburante? Molto semplice, basta verificare che tra le caratteristiche della vettura ci sia l’idoneità all’uso di HVO a norma EN15940 – XTL. Un’informazione riportata solitamente sul libretto del veicolo e, talvolta, anche sullo sportellino del serbatoio con la sigla XTL.

L’utilizzo di questo gasolio è considerato virtuoso in quanto esso riduce le emissioni dal 60% al 90% rispetto al classico mix fossile del gasolio tradizionale, caratteristica che rende il diesel HVO un carburante green, in grado di rispettare l’ambiente senza far perdere prestazione alla propria auto.

Il caso veneto

Chi ha già deciso di scommettere tutto sul diesel HVO è il distributore Costantin di Merlara, a Padova, in Veneto, diventato la prima stazione di servizio in Italia a distribuire solo biodiesel marchiato HVO100 per le auto a gasolio.

Si tratta di una scelta che l’azienda Costantin ha fatto per lasciare la propria impronta nel processo di transizione ecologica nel settore dei trasporti.

Il distributore di Merlara non è però l’unico esempio. Attualmente sono infatti già 24 le stazioni di servizio Costantin in cui si vende il diesel HVO.

Il progetto dell’azienda è quello di riuscire a creare un network di distributori di biodiesel, al quale possano aderire anche altri marchi di carburante.

Un piano di business che la stessa Costantin ha presentato in questi giorni a Verona, in occasione della fiera Oli&nonOli che è andata in scena dal 29 novembre a oggi.

A spiegare le grandi potenzialità del mercato del diesel HVO è stato Luca Cavatton, responsabile del progetto HVO100 all’interno dell’azienda Costantin:

“In un momento storico in cui l’attenzione internazionale pare essere tutta sull’elettrico, crediamo sia importante dare una seconda vita al settore dei carburanti tradizionali, attraverso un’alternativa realmente ecologica. Noi ci crediamo e, per questo, abbiamo deciso di vendere l’HVO nei nostri distributori a un prezzo di molto inferiore al diesel tradizionale. Lo abbiamo fatto per mandare un messaggio forte sia al consumatore finale che agli operatori di settore. Vogliamo essere parte attiva nel processo di transizione ecologica per il nostro settore. Le alternative ai sistemi tradizionali ci sono, dobbiamo avere il coraggio di spingerle, superando lo scetticismo che c’è attorno a questi prodotti”.

Un progetto virtuoso e che Costantin potrà continuare ad alimentare servendosi delle oltre cento stazioni di servizio che ad oggi possiede in tutto il Nord Italia e nelle quali nel 2022 è riuscita a vendere 650 milioni di litri di carburanti liquidi e 100.000 tonnellate di GPL, per un fatturato di 959 milioni di euro.

Dati in costante crescita rispetto agli anni precedenti e che promettono di aumentare ancora, grazie soprattutto alla spinta del nuovo progetto volto a promuovere l’uso del diesel HVO.

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