La Formula 2 è una palestra per molti piloti che sognano di gareggiare in Formula 1, ma scopriamo di più su questo campionato
Per correre con i piloti più forti del mondo bisogna dimostrare il proprio valore nelle categorie minori, spingere sull’acceleratore e credere a sufficienza nelle proprie capacità per arrivare al traguardo che ogni giovane pilota sogna: la Formula 1. Per arrivarci bisogna avere pazienza e fare un po’ di gavetta nei campionati inferiori come Formula 3 e Formula 2, un po’ come fossero gli scalini del podio da salire uno per uno per arrivare al punto più alto.
Ma cosa differenzia la Formula 2 dal campionato di Formula 1? Scopriamo insieme le differenze.
Formula 2: il risultato di diversi tentativi
Nel 2009 la Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) ha deciso di creare un campionato laboratorio per testare auto, piloti, regolamenti e soluzioni tecnologiche da implementare poi nel campionato principale, ovvero la Formula 1. Le auto di questa categoria avevano tutte lo stesso motore e le stesse caratteristiche a livello di costruzione, perciò c’era modo di scoprire di che pasta fosse fatto il pilota.
Ma nel 2013 la FIA cancella nuvamente la Formula 2 per poi farla tornare nel 2017 con nuove modalità di gara e da allora alcuni dei piloti più famosi della Formula 1 hanno sfruttato questa “palestra” per prepararsi al campionato più importante, un esempio è proprio Charles Leclerc. Possiamo dire, quindi, che si tratta di un allenamento niente male per chi vuole arrivare a competere ai livelli più alti.
Differenze principali tra Formula 2 e Formula 1
Andiamo ad elencare ora quali sono le differenze principali tra Formula 2 e Formula 1 dividendole nelle sottocategorie auto, dinamiche di gara, punteggi e scuderie. Cominciamo con le diverse caratteristiche delle auto.
Le auto
Le monoposto di entrambe le categorie corrono nello stesso tracciato, in due momenti differenti del fine settimana di gara. L’elemento che contraddistingue maggiormente le auto è il motore, infatti le monoposto di Formula 2 sono meno potenti. Si tratta di motori Mecachrome V6 turbocompressi da 3.4 litri in grado di erogare fino a 620 cavalli a 8750 giri al minuto. Un rapporto potenza-peso di 0.82 cv/kg.
Inoltre, le auto di F1 rispetto alle monoposto da Formula 2, hanno un vantaggio che le rende più veloci e potenti: il motore ibrido, che assicura 1000 cavalli di potenza.
Nella F2 tutte le auto sono uguali e non realizzate minuziosamente su misura del pilota, come avviene invece nella Formula 1. Il telaio è costruito dalla casa automobilista italiana Dallara mentre il cambio di tutte le monosposto della F2 arriva dal produttore inglese Hewland. A fare la differenza quindi è il talento del pilota più che l’auto che guida.
Un altro elemento che distingue le auto di F1 da quelle di F2 è il peso. Infatti le monosposto di prima categoria pesano circa 798 kg pilota compreso, quelle di Formula 2 invece arrivano a circa 755 kg pilota compreso.
Dinamiche di gara della F2
Come abbiamo visto, le gare di Formula 2 vengono disputate nelle stesse giornate di gara della Formula 1 e negli stessi circuiti.
Le qualifiche della F2 però sono un po’ più particolari. Infatti, si utilizzano i risultati delle qualifiche del venerdì per stabilire la griglia di partenza della gara principale della domenica, mentre il sabato è la giornata dedicata alla Sprint Race che, invece, è una gara autonoma e fine a se stessa. Si tratta di modo per piloti e team della F2 di guadagnare punti preziosi per il campionato, come vedremo successivamente in questo articolo.
La griglia di partenza della Sprint si stabilisce sui risultati delle qualifiche del venerdì con le posizioni 1-10 invertite (ovvero il primo qualificato parte dalla decima posizione e il decimo qualificato dalla prima) mentre dalla posizione 11 alla posizione 22 non subiscono variazioni.
Per quanto riguarda la gara ufficiale della domenica, la F2 corre prima della F1 e la gara ha una durata inferiore di circa 45 minuti/ un’ora.
Le gare di F2 non sempre seguono lo stesso calendario della Formula 1. Infatti, la scorsa stagione, le gare di F2 sono state 14, ben 9 gare in meno rispetto a quelle disputate in Formula 1.
Attribuzione dei punteggi
I punti non vengono assegnati come in Formula 1. Infatti, in F2 non solo viene assegnato un punto bonus al pilota che effettua il giro veloce e si qualifica tra i primi 10, ma vengono assegnati altri due punti bonus al pilota che si qualifica in pole position nella sezione di qualifiche del venerdì.
Per quanto riguarda la Sprint, in F1 la regola prevede che il vincitore riceva 8 punti e progressivamente un punto in meno nelle altre posizioni, fino ad arrivare alla nona. Da quel punto in classifica in poi i piloti non gadagnano punti.
Nella Formula 2 vengono assegnati 10 punti al pilota che si aggiudica la pole e 8 punti al secondo classificato, il terzo riceve 6 punti e ogni posizione a seguire ne riceve uno in meno. Anche qui dalla nona in poi non c’è assegnazione di alcun punto.
Scuderie
Le Scuderie che competono in Formula 2 sono:
- Prema Racing
- Virtuosi Racing
- Carlin
- Gran Premio Hitech
- Gran Premio d’Arte
- MP Motorsport
- Campos Racing
- Dighe
- Tridente
- Charouz Racing System
- Van Amersfoort Racing
Mentre nella Formula 1 troviamo:
- Ferrari
- Mercedes
- Red Bull Racing
- Alpine
- Haas F1 Team
- Alfa Romeo
- Alfa Tauri
- McLaren
- Aston Martin
- Williams
Per concludere, ecco una tabella riassuntiva delle differenze principali tra Formula 1 e Formula 2
Area | Formula 1 | Formula 2 |
Modello di auto | Personalizzata | Monomarca |
Velocità massima | 397.36 Km/h | 335 Km/h |
Accelerazione | 0-100 km/h: 2,6 sec 0-200 km/h:4.5 sec | 0-100 Km/h: 2,9 sec 0-200 km/h: 6.6 sec |
Motore | Unità di potenza ibrida a benzina ed elettrica; 1.000 CV a 18.500 giri/min | motore V6 da 4 L: 620 CV a 8.750 giri/min |
Scuderie | 10 | 11 |
Un trampolino di lancio per la F1
La Formula 2 è stata un vero e proprio trampolino di lancio per molti piloti, che ad oggi corrono nella categoria principale. Ne sono un esempio Charles Leclerc, George Russell e Lando Norris.
Per il tre volte campione del mondo Max Verstappen invece la storia è un po’ diversa. L’olandese, infatti, è stato il pilota più giovane in assoluto a correre in Formula 1, passando dalla F3 direttamente alla categoria principale prima ancora che avesse l’età per guidare una macchina in Italia.
La Formula 2 è un campo di prova molto utile sia per i piloti che per i diversi team della Formula 1 che ogni domenica osservano attentamente l’operato delle giovani leve in F2, prendendo nota dei nomi dei piloti più talentuosi e aggiungendoli alla lista dei possibili candidati per guidare le loro monoposto.
Correre in Formula 1 è il sogno di qualunque pilota, ma non tutti sono destinati ad arrivarci.
Il percorso che affronta il pilota serve per prepararlo gradualmente ad avere sotto di se un fulmine a quattro ruote, che sarà in grado di guidare solo dopo molta esperienza, determinazione e allenamento. Il pilota che ce la farà, avrà l’occasione di sfidare i 19 piloti più forti del mondo che, come lui, sono riusciti ad aggiudicarsi un posto sulla griglia di partenza più famosa di tutte.