MotoGP, Marquez operato per sindrome compartimentale: di cosa si tratta

Dopo aver svolto i primi test in sella alla sua nuova Ducati del Team Gresini, Marc Marquez si è sottoposto nelle scorse ore a un intervento chirurgico programmato per risolvere il problema di sindrome compartimentale che lo affligge da tempo. Capiamo meglio di cosa si tratta

 

È stato senza ombra di dubbio uno dei grandi protagonisti dei test MotoGP che si sono svolti a Valencia martedì 28 novembre 2023.

Stiamo parlando ovviamente di Marc Marquez, pilota che ha lasciato dopo undici anni e sei titoli mondiali vinti la Honda HRC per scommettere sul progetto Ducati Gresini e, in una certa misura, anche su se stesso.

Il campione spagnolo vuole infatti dimostrare di poter tornare ai livelli di eccellenza tenuti per la maggior parte della propria carriera e, per farlo, si è sottoposto ieri all’ennesimo intervento chirurgico.

Marquez operato per sindrome compartimentale

Dopo essere stato una delle sorprese più gradite dei test di Valencia, dove è riuscito a guidare forte fin da subito la sua nuova Ducati preparata dal Team Gresini, Marc Marquez ha annunciato ieri di essersi sottoposto a un nuovo intervento chirurgico.

Marc Marquez su una Honda in MotoGP
Immagine | Ansa EPA @VincentJannink – Realmotor.it

Lo spagnolo ex Honda (team in cui è stato sostituito da Luca Marini, ndr) ha deciso di operarsi per provare a risolvere definitivamente i problemi fisici con i quali si è dovuto confrontare nel corso dell’ultima stagione e derivanti da un disturbo di sindrome compartimentale.

“Nella seconda parte di stagione ho accusato la sindrome compartimentale al braccio destro. Stamattina abbiamo risolto il problema con lo staff del dottor Ignacio Roger de Oña. L’obiettivo è essere pronti per il 2024!”

Ha reso noto ieri Marquez attraverso i propri canali social, allegando a questo messaggio una foto che lo ritrae con il braccio destro fasciato.

Si è trattato di un intervento chirurgico programmato e che si è tenuto all’indomani dei test MotoGP di Valencia, a conclusione della stagione sportiva 2023.

L’obiettivo di Marquez ora è quello di recuperare la forma ottimale il prima possibile, così da essere grande protagonista già in avvio della nuova stagione.

Nel 2024 lo spagnolo vuole infatti tornare alla vittoria e provare a lottare per il titolo mondiale, in sella alla sua nuova Ducati Desmosedici GP23.

Le premesse sembrano esserci, viste le ottime prestazioni già fornite nei test di Valencia, conclusi da Marquez con un enorme sorriso sul volto.

Dall’infortunio vissuto a Jerez nel 2020, l’otto volte Campione del Mondo non si è mai più ripreso, inanellando una serie di stagioni davvero negative per un pilota del suo talento.

La causa principale sono stati i tanti infortuni con i quali Marquez è stato costretto a confrontarsi ripetutamente, non riuscendo così a trovare mai la giusta confidenza per tornare a lottare con i piloti migliori e finendo, anzi, spesso con il commettere numerosi errori.

Per questo, vista l’apertura di un nuovo capitolo della propria carriera motociclistica e della propria vita, lo spagnolo ha deciso di tornare ancora una volta sotto i ferri, sperando di poter tornare quello di un tempo.

Che cos’è la sindrome compartimentale

Come detto, l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto Marc Marquez ha lo scopo di risolvere i problemi derivanti dalla sindrome compartimentale di cui soffre lo spagnolo.

Ma di cosa si tratta nel concreto?

La sindrome compartimentale è una malattia che si verifica a livello dei muscoli in un’area circoscritta del corpo (il compartimento fasciale, ndr) e in cui lo spazio di espansione dei tessuti risulta ridotto.

Ciò avviene quando un gruppo di muscoli (di solito quelli presenti negli arti, ndr), circondati da vasi sanguigni e nervi, viene sottoposto a un aumento di pressione, causato a sua volta da un evento traumatico (fratture o contusioni, ndr) che finisce col determinare la comparsa di un edema e di gonfiore a livello del tessuto molle.

Si tratta di una problematica comune tra i piloti di moto professionisti, i quali sono costantemente sottoposti a enormi carichi di lavoro e sforzi, oltre che ovviamente a rischio infortunio.

La sindrome compartimentale può essere poi distinta in due varianti differenti e specifiche: l’acuta e la cronica.

La sindrome compartimentale acuta è quella che si manifesta all’improvviso, di solito come conseguenza diretta di una lesione grave. Essa richiede un intervento chirurgico urgente, così da limitare il rischio di sviluppare danni permanenti al muscolo.

La sindrome compartimentale cronica compare invece gradualmente, in seguito a un’attività fisica regolare che si basa su uno sforzo ripetuto.

In questo caso, il problema rientra all’interruzione dell’attività e non richiede un intervento chirurgico urgente, in quando non si corre il rischio di produrre lesioni permanenti.

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